Strade killer a Roma, due morti in due ore

Le due vittime Simone Comparelli e Vincenzo Del Vecchio
di Luca Lippera
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Domenica 19 Aprile 2015, 06:14 - Ultimo aggiornamento: 17:09

Un trentenne pieno di vita e un padre che lascia moglie e due figli. Prima la Casilina e poi l'Olimpica, una delle strade più micidiali di Roma, con un tasso di incidentalità pari solo a quello della Pontina, hanno fatto altre due vittime ieri mattina. La prima attorno alle 6,30 nella zona di Due Leoni nella periferia est. Simone Comparelli, 30 anni, di Corcolle, stava rientrando a casa con una “Mini” quando è uscito di strada. Secondo i primi rilievi del VI Gruppo, non sarebbero coinvolti altri veicoli: l'auto per qualche motivo è finita in un piccolo fosso lungo la carreggiata (ai lati non c'è alcuna protezione) ed è rimbalzata per forza d'inerzia contro un muro. Urto violentissimo: Comparelli è deceduto sul colpo.

LA TRAPPOLA

Il secondo incidente - la vittima è un motociclista - è avvenuto sul famigerato tratto dell'Olimpica tra la via Salaria e la zona di Monte Antenne direzione Collina Fleming.

Da venticinque anni - l'arteria fu aperta in fretta e furia per i Mondiali di calcio del 1990 - i vigili urbani del II Gruppo segnalano al Comune, inascoltati, l'estrema pericolosità della strada: non c'è guard-rail tra le carreggiate, il traffico è intensissimo, ai lati ci sono tuttora gli ingressi e le uscite a raso di alcuni sfasciacarrozze e decine di nomadi del campo di Tor di Quinto camminano a ogni ora del giorno lungo le corsie mettendo in pericolo se stessi e indirettamente anche gli altri.

LE TESTIMONIANZE

Vincenzo Del Vecchio, 54 anni, padre di due figli, impiegato dell'Italgas, stava percorrendo la strada attorno alle otto e mezzo di ieri mattina in sella a una moto “Bmw 1200”. Era diretto a casa alla Pisana, periferia ovest. Per qualche motivo è caduto lungo la corsia di sorpasso direzione Tor di Quinto. Le carreggiate in quel tratto sono divise da un marciapiedino d'asfalto che ha già causato decine di incidenti perché sbilancia immediatamente chi lo sfiora. La moto ha continuato a “correre” lungo il cordolo senza più guida, mentre Del Vecchio è finito sull'improvvisato spartitraffico.

Le testimonianze non sono chiarissime. Anche in questo caso, secondo i vigili del II Gruppo, non ci sono stati impatti con altre macchine. Del Vecchio ha perso il controllo del mezzo ed ed è finito sullo marciapiedino. Non è escluso che abbia sbattuto contro un palo (ci sono anche dei pali per l'illuminazione).

SOCCORSI IN DIRETTA

L'uomo per un istante ha cercato di rialzarsi. Ma è ricaduto subito a terra. «Aveva un filo di bava alla boca - ha detto un testimone - aveva le convulsioni». Il traffico si è bloccato: strada chiusa per due ore. Son arrivate tre ambulanze del 118. Soccorsi velocissimi. Medici e infermieri hanno intubato il motociclista, gli hanno fatto massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca. Il punto dell'incidente - proprio perché ritenuto ad altissimo rischio - è inquadrato dalle telecamere fisse della sala operativa dei vigili urbani che tuttavia non registrano tutte le immagini. Gli agenti quindi hanno seguito in diretta dagli schermi i tentativi di salvare l'impiegato. Niente da fare. Un'altra croce e un altro mazzo di fiori si aggiungono ai tanti disseminati sull'Olimpica, una mietitrice di esistenze che nessuno si cura di fermare.