La prostituta 16enne: «Andavo con gli uomini più grandi per 200 euro»

La prostituta 16enne: «Andavo con gli uomini più grandi per 200 euro»
di Michela Allegri e Paola Vuolo
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Martedì 21 Gennaio 2014, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 14:47
Il finto manager delle modelle aveva un complice, Glauco Guidotti, 55 anni, non era da solo a gestire il giro delle giovanissime squillo. Un altro uomo reclutava le ragazze, qualcuno che voleva entrare in «società» con Guidotti e per questo cercava nuove aspiranti modelle da presentare al manager. Stefania (il nome è di fantasia), la sedicenne finita nel giro, sarebbe stata una sua amica, secondo gli inquirenti il procacciatore la conosceva da tempo, e sarebbe stato lui a metterla in contatto con Guidotti. Anche il complice del finto manager arrestato è accusato di induzione e sfruttamento della prostituzione di maggiorenni e minorenni. Alcuni mesi fa un altro giro di baby squillo è stato scoperto nella capitale, due studentesse di 15 e 16 anni incontravano i clienti in un appartamentino nel quartiere residenziale dei Parioli. Gli investigatori stanno appurando se nella vicenda di stefania siano coinvolti anche personaggi che hanno avuto un ruolo nella storia delle baby squillo dei Parioli. «È tutto vero, andavo con gli uomini più grandi, prendevo 200 euro, li incontravo quando non c’era scuola. Nel giro mi ci ha fatto entrare un mio amico, ma non l’ho fatto per gli abiti firmati, lo volevo fare e basta». Ha detto questo Stefania ai magistrati che l’hanno ascoltata un paio di settimane fa, e il suo è il racconto di una ragazza che gli inquirenti definiscono «problematica», presto verrà riascoltata perché l’inchiesta della Mobile non è certo conclusa, si indaga anche su un giro di droga e ci sono pure una decina di indagati. Gli investigatori guidati da Renato Cortese stanno identificando i clienti della minorenne, professionisti, dirigenti d’azienda e commercianti, e ancora una volta la Roma cosiddetta «bene», trema per questa nuova inchiesta sulle baby squillo e potrebbero scattare altre manette.



L'inchiesta Le indagini scattano l’estate scorsa, Stefania è seguita dalle assistenti sociali, la studentessa ha avuto problemi con la droga. Sono le assistenti a notare che la ragazzina sta assumendo dei comportamenti sempre più aggressivi e frequenta brutti ceffi. La madre denuncia tutto agli agenti della Mobile, parla della droga, e i poliziotti incominciano a tenere sotto controllo la minorenne ed un paio di spacciatori che l’avrebbero avvicinata. Mesi di pedinamenti e intercettazioni, per scoprire che Stefania, presentata dall’amico, è entrata in contatto con Glauco Guidotti, un disoccupato che vive a Capena, piccolo centro ai confini con la capitale, dove tutti lo conoscono e dicono che è «una gran brava persona», che di mestiere vendeva macchine, poi è stato licenziato. Gli inquirenti avrebbero appurato che Guidotti, con la promessa di un futuro nel mondo della moda e dello spettacolo, invitava le ragazze a mandare foto nude, diceva che avrebbero guadagnato un sacco di soldi, soprattutto se accettavano di fare anche le accompagnatrici. In questa trappola cade pure Stefania, le sue foto osé compaiono su «Bakekaincontri». La ragazzina conosce molti uomini, agli appuntamenti viene accompagnata da Guidotti, raggiunge i clienti nei loro appartamenti in centro e in periferia, ne incontra anche più di uno al giorno. La tariffa è di 200 euro, Stefania si prostituisce nel fine settimana, quando non ha impegni con la scuola.



I clienti Gli investigatori ascolteranno i clienti di Stefania., non si esclude che qualcuno abbia ceduto droga alla minorenne e alle altre ragazze. Tre giovanissime squillo sono state già identificate. Un altro aspetto dell’inchiesta sarà quello di chiarire se oltre a Stefania ci siano altre minorenni nel giro del manager. Una risposta potrebbe arrivare dai file del computer sequestrato a Guidotti, che verrà interrogato domani.
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