Ostia, squalo a riva: bagnanti fuggono dalla spiaggia

Lo squalo avvistato a Ostia
di Giulio Mancini
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Lunedì 11 Agosto 2014, 17:34 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 01:33

Scene di panico tra i bagnanti che stavano facendo il bagno davanti agli stabilimenti pi vicini alla tenuta del Presidente, a Castelporziano. La pinna minacciosa a pelo d'acqua ha impressionato centinaia di bagnanti degli stabilimenti balneari La Marinella, La Playa, Il Corsaro, la Bicocca. I marinai di salvataggio hanno avvertito con il fischietto tutti i presenti facendoli tornare a riva

"Io personalmente non ho avuto paura, anche perchè ero sul bagnasciuga - racconta Rosa Vadalà, una delle testimoni del fatto nello stabilimento Il Corsaro - ma la gente correva all'impazzata, impaurita, temendo di correre rischi". All'Ancora c'è chi giura che le sagome di squalo a riva fossero due, ben distinte.

La lunghezza dell'animale avrebbe superato il metro e mezzo, a giudicare dalle dimensioni delle pinne dorsali. Per indagare sono state mobilitate una pattuglia su gommone ed una a terra da parte della Guardia Costiera: gli agenti hanno invitato i bagnanti e restare fuori dall'acqua in via precauzionale. La verdesca è considerato uno squalo potenzialmente pericoloso per l’uomo, anche se nelle “classifiche degli squali pericolosi” risulta tra gli ultimi posti. E’ la curiosità di questo pesce, verso ciò che accade intorno a lui, che può farlo avvicinare e creare situazioni rischiose, anche se gli attacchi non provocati sono rari. Sembra che questa specie sia più docile e calma durante il giorno, mentre nel tardo pomeriggio, quando in acqua diminuisce la luminosità, diventa più curiosa e tenace, avvicinandosi anche alle coste.

Nei giorni scosi una grossa verdesca ha gettato nel panico i bagnanti delle spiagge di Basesi e Olbia-Tempio, in Sardegna. Il 17 luglio, poi, un equipaggio di pescatori a caccia di tonno rosso a diverse miglia dalla costa di Ostia, ha preso all'amo un mako, rarissimo esemplare di squalo. L'animale, sicuramente un cucciolo, comunque lungo più di un metro, è rimasto attaccato alla lenza per qualche minuto e alla fine, molto impaurito, è riuscito a liberarsi anche grazie alla manovra agevolata dai pescatori.

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