Roma, muore per una mononucleosi:
Spallanzani nel mirino della Procura

Roma, muore per una mononucleosi: Spallanzani nel mirino della Procura
di Michela Allegri
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Martedì 9 Settembre 2014, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 14:15
Ventisei anni compiuti da poco, il traguardo della laurea appena raggiunto. Tanti progetti in testa, i primi, per iniziare un futuro da adulto.

Poi, una malattia apparentemente banale l'ha inchiodato al letto di un ospedale: una mononucleosi infettiva fulminante che l'ha ucciso in due settimane.

E, ora, il sospetto che per la morte di Jacopo ci possa essere una responsabilità: dell'ospedale che l'ha avuto in cura, il Lazzaro Spallanzani, e dei sanitari, che gli sono stati accanto fino allo scorso venerdì, il giorno in cui il ragazzo, dopo essere entrato in coma, ha smesso di respirare poco per volta decedendo poi per ipossia. I genitori di Jacopo non puntano il dito contro nessuno, ma vogliono avere risposte. Per questo motivo, hanno sporto denuncia.









I DUBBI

Com'è possibile che, tra le corsie dell’ospedale, nessuno sia stato in grado di arginare la malattia? E' la domanda a cui dovrà rispondere il pubblico ministero Nadia Plastina, titolare del fascicolo appena aperto per omicidio colposo. Non c'è ancora nessun nome iscritto sul registro degli indagati, ma già nei prossimi giorni le cose potrebbero cambiare: i primi dubbi potrebbero presto essere sciolti. Ieri, infatti, il magistrato ha conferito al medico legale l'incarico di procedere con l'autopsia, per individuare le cause della morte del ragazzo. E anche i familiari di Jacopo, difesi dall'avvocato Pierfrancesco Bruno, hanno nominato un consulente di parte: il professor Ugo di Tondo, dell'università "La Sapienza".



MONONUCLEOSI

A quanto sembra, Jacopo non aveva disturbi pregressi. Sarebbe stato colpito due settimane fa da una forma acuta di mononucleosi e le sue difese immunitarie sarebbero crollate. Inizialmente, il ragazzo si sarebbe rivolto al policlinico Gemelli, ma i medici lo avrebbero indirizzato verso lo Spallanzani, l'ospedale di via Portuense specializzato nella cura delle malattie infettive.

Qui, il ventiseienne sarebbe stato ricoverato nel reparto di Infettivologia, prima di essere trasferito in Terapia Intensiva. Durante gli ultimi giorni di degenza sarebbe entrato in coma. Non è escluso che il giovane avesse contratto un'infezione ospedaliera, che potrebbe essere stata fatale su un fisico già debilitato. Ma per avere certezze è necessario attendere i risultati dell'autopsia.