Il progetto rientra nell'ambito del programma Sos Scuola, che ha ricevuto dal Parlamento Europeo il “Civi Europaeo Premium”, ideato e promosso dall'Associazione Alveare per il Sociale che riqualifica e innova le scuole trasformandole in laboratori di creatività e diritti. Per una settimana gli studenti, i docenti e i genitori insieme a decine di associazioni territoriali, giovani architette, scultori e pittori, falegnami, agricoltori e uno degli street artist più noti e apprezzati della Capitale, David Vecchiato (in arte Diavù, coordinatore del M.U.Ro, il Museo di Urban Art di Roma) che si dedicherà a un murale, lavoreranno per cambiare il volto di un Istituto che accoglie una fascia d'età larghissima, dagli alunni della Primaria Cesare Pavese e della Media Ranaldi agli studenti del Liceo Vittorio Gassman.
Il progetto sarà realizzato in collaborazione con l'assessorato alla Scuola di Roma Capitale e il XIV Municipio. Lunedì per l’inaugurazione ci sarà anche Franco La Torre. «Il nome “La casa del viaggiatore” è fortemente simbolico per il progetto Sos Scuola – spiega Paolo Bianchini, regista e presidente dell'Associazione Alveare per il Sociale – che inizia dalla storia di Yaguine e Fodè, raccontata nel mio film “Il sole dentro” (tra gli attori Angela Finocchiaro e Diego Bianchi, ndr), dalle speranze e dal sacrificio di questi due ragazzi guineiani che quindici anni fa sono morti mentre cercavano di raggiungere il Parlamento europeo per rivendicare il diritto allo studio. La loro memoria si è trasformata in impegno sociale e civile per migliaia di studenti italiani che stiamo accompagnando nella valorizzazione del bene comune scuola».
Tre le tappe di quest'anno che si svolgeranno tutte a luglio: oltre all'Istituto Pio La Torre di Roma dal 6 al 13 luglio; dal 3 al 13 luglio Sos Scuola torna all'Istituto Comprensivo Statale di Arsoli (Rm) in collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti di Sassari; dal 24 al 30 luglio insieme alle associazioni ActionAid e Viviamolaq alla scuola materna Rodari dell'Aquila ospitata da un M.U.S.P (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio) nonostante siano passati ormai sei anni dal terribile terremoto che ha colpito la città.
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