Primo giorno nella Capitale per Bill De Blasio. Il sindaco di New York che vanta origini italiane ha iniziato da Roma il tour nella terra degli avi con la sua famiglia: di ritardo rispetto a quanto programmato, all'aeroporto di Roma Fiumicino con un volo di linea della Delta Airlines. Ad accompagnarlo l'intera approdo a Fiumicino da semplice passeggero, tappa in un famoso bar del centro per una granita al caffè e il primo incontro istituzionale in Campidoglio con il sindaco Ignazio Marino..
Dai Musei Capitolini De Blasio si augura che «questo sia l'inizio di una lunga e proficua collaborazione» tra Roma e New York.
Le polemiche in Usa. Alla ricerca della «parmigiana perduta», come gliela faceva mamma Maria, de Blasio è in Italia per un viaggio della nostalgia. Ma con sé porta una valigia di polemiche. È difficile per un leader negli Usa andare in vacanza. Non che sia una vacanza lunga, almeno per gli standard italiani: nove giorni e tre ore e mezza, compresi i tempi di volo, sempre che non ci siano ritardi. Né sarà soltanto totale relax con Chirlane, Dante e Chiara nel paesino degli antenati, Sant'Agata dei Goti, da dove ai primi del '900 partì nonno Giovanni. Tuttavia negli Usa non si sono risparmiate le critiche: primo ad alzare la voce è stato il predecessore Rudy Giuliani. L'ex sindaco della Grande Mela, che raramente "staccava" per ricaricare le pile con la famiglia, ha obiettato in una intervista tv che «una città come New York non può essere governata se uno non è in sede».
E per la verità i piu recenti predecessori di de Blasio raramente si sono allontanati a lungo dalla metropoli: Michael Bloomberg andava alle Bermude ma erano sempre blitz grazie al suo jet privato. E quando David Dinkins partì in missione a Tokyo nel 1993 ci fu il primo attentato al World Trade Center. Polemiche sono nate anche per l'intervento della Public Advocate, Letitia James: parlando in chiesa a Harlem si è definita a un battito di cuore dalla poltrona di sindaco e ha invitato gli esperti legali del comune a esplorare quali poteri potrebbe assumere nel caso che la vacanza di de Blasio si dovesse prolungare. Preso alla lettera, lo statuto del Comune lo prevede in caso di assenza dalla Grande Mela superiore ai fatidici nove giorni.