Sicurezza, il capo della polizia, Pansa: «Così ridiamo serenità alla comunità ebraica»

Sicurezza, il capo della polizia, Pansa: «Così ridiamo serenità alla comunità ebraica»
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Lunedì 9 Marzo 2015, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 16:38

«La minaccia esiste ma le misure adottate saranno tali da renderci sereni. Il ghetto di Roma è una realtà serena, come tutto il Paese».

Così il capo della polizia Alessandro Pansa durante la visita nel ghetto ebraico di Roma, insieme con il questore della Capitale, Nicolo D'Angelo, e con il presidente della comunità ebraica, Riccardo Pacifici.

«C'è una minaccia di carattere generale a tutto l'Occidente - sottolinea Pansa - per la quale noi abbiamo valutato il rischio e adottato le misure necessarie per rendere questa città sicura». «Questo - continua - è un quartiere che deve restare sereno perchè anche per questa zona sono state adottate le misure necessarie».

«Il quartiere ebraico è sicuro».

Lo ha detto il questore di Roma, Nicolò D'Angelo, al termine dell'incontro con i vertici della comunità ebraica romana e dopo una passeggiata a piedi nel ghetto della capitale. «Al di là del fatto che Roma è un obiettivo sensibile a prescindere, - ha aggiunto il questore - non abbiamo segnali particolari e diretti di allarme. Dopo i fatti di Parigi abbiamo rinforzato le misure di sicurezza. Oltre alla pedonalizzazione dell'area, oggi il Comitato ha varato l'istituzione dei pilomat (pilastrini retrattili, ndr) che saranno inseriti nella zona. In tutto il ghetto la vigilanza è superiore al passato».

IL PRESIDENTE PACIFICI

«Vogliamo mandare un segnale di serenità e di normalità. Non dobbiamo lasciarci convincere da chi vuole creare il panico. È importante far vedere ai cittadini che si può passeggiare tranquillamente nel quartiere». Così Riccardo Pacifici, presidente della Comunità Ebraica di Roma, al termine dell'incontro sul tema della sicurezza. «I ragazzi continuano ad andare a scuola e la vita va avanti», ha affermato Pacifici, che insieme ai vertici della Comunità Ebraica capitolina e al questore ha attraversato il ghetto a piedi per dare un segnale sulla sicurezza della zona. «Per noi, vivere nell'emergenza è normale. Ciascuno di noi - ha spiegato Pacifici - è cresciuto con la presenza delle forza dell'ordine nel quartiere. Ora è importante far vedere che si può passeggiare serenamente».

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