Ricatti dopo il sesso a Roma, spunta una lista di vittime delle escort

Ricatti dopo il sesso a Roma, spunta una lista di vittime delle escort
di Michela Allegri
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Giovedì 17 Luglio 2014, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 08:20

Sono appena finite in manette per avere ricattato un cliente con il "vizietto" del sesso estremo: due venticinquenni di Chieti, dopo avere consumato un rapporto con un ventiseienne romano, che le avrebbe pagate per avverare fantasie erotiche inconfessabili, hanno tentato di estorcergli soldi minacciando di rendere pubbliche le fotografie segrete dell'incontro a luci rosse. Ora, però, le ragazze rischiano grosso: il pubblico ministero Antonino Di Maio, titolare del fascicolo, è certo che non si sia trattato di un caso isolato, e che le vittime delle escort senza scrupoli siano molte di più. Per questo motivo il magistrato ha appena disposto una consulenza informatica sui computer delle indagate, finalizzata ad accertare quanti fossero i clienti fissi e quanti, eventualmente, i malcapitati inciampati nella trappola del sesso con ricatto.

LA DENUNCIA

L'inchiesta scandalo scatta due settimane fa, quando un giovane romano di 26 anni denuncia di essere stato vittima di un tentativo di estorsione: due ragazze conosciute su internet hanno accettato di consumare con lui un rapporto a tre, scivolando in pratiche fetish, e poi lo hanno ricattato.

Ma andiamo con ordine. Il denunciante racconta di avere conosciuto le due giovani su Facebook. Dopo i primi messaggi, la conversazione si sarebbe fatta più spinta e si sarebbe trasferita in una chat chiusa, dedicata ad amanti del sesso estremo e del feticismo. I tre arrivano a scambiarsi i numeri di telefono, e si accordano per incontrarsi: si danno appuntamento in un appartamento in zona San Lorenzo, a Roma. Il giorno dell'incontro, la situazione sfugge di mano: il ragazzo non si accorge di essere stato ripreso con una fotocamera.

IL RICATTO

Passano poche ore, e il denunciante riceve una fotografia sul telefono: un'immagine esplicita che lo ritrae in compagnia delle due accompagnatrici, in pose sconvenienti. Dagli scatti al ricatto, il passo è breve: le venticinquenni non perdono tempo e minacciano la vittima di rendere pubblici tutti i suoi vizi, piazzando online tutto il materiale in loro possesso. In cambio della discrezione, chiedono 500 euro. Il giovane, però, non si lascia intimorire: denuncia ogni cosa ai carabinieri, che organizzano un finto appuntamento per la consegna dei soldi e arrestano le escort in flagranza di reato. Ora, le ragazze sono tornate in Abruzzo: il gip ha convalidato il fermo disponendo l'obbligo di firma.

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