Sciopero a Roma, traffico nel caos. Metro chiusa e bus a rischio, ancora un venerdì nero per i trasporti

Sciopero a Roma, traffico nel caos. Metro chiusa e bus a rischio, ancora un venerdì nero per i trasporti
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Venerdì 2 Ottobre 2015, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 10:30

Caos traffico a Roma: metro A e B chiusa e bus a rischio per lo sciopero di 24 ore proclamato per oggi dell'Unione sindacale di base (Usb).

Servizio garantito solo nella fascia di garanzia: dalle 17 alle 20.

Chiusa anche la Roma-Lido, mentre viaggiano con corse ridotte la Roma-Viterbo e la Termini-Centocelle. Per quanto riguarda la rete di superficie di Atac e RomaTpl sono possibili riduzioni di corse o sospensione di linee. Regolari invece le corse della metro C.

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Lo sciopero è stato indetto dall'Usb in tutto il trasporto pubblico della capitale, sia in Atac che nel Consorzio Roma Tpl, e in Ama.

Disappunto e rabbia da parte degli utenti del trasporto pubblico di Roma davanti alla stazione Piramide della metro B.

Alcuni, constatando la chiusura della stazione causa sciopero, hanno espresso il loro disagio, in particolare per quella che a loro dire è stata una cattiva informazione sulle chiusure. «Sono un medico del Policlinico - spiega una donna - Sono uscita ieri dal lavoro alle 7 e non c'erano più i manifesti che annunciavano lo sciopero. Fino a ieri sera sembrava che non ci fosse più, neanche era scritto sulle paline. Io questa mattina ho fatto con calma, perchè sapevo che non c'era sciopero. Ora non so come fare». Altri premono contro le porte della stazione, provando ad aprirle; trovandole chiuse si allontanano con gesti di stizza e insulti.

Un'adesione allo sciopero «quasi plebiscitaria - comunica l'Usb - attestata su una media del 90%. In Atac l'ultimo aggiornamento sulla fascia diurna registra una percentuale che supera il 70. Continuano ad essere chiuse metro A e metro B, mentre si ricorda che la metro C funziona con sistema driverless, ovvero senza guidatore a bordo».

Il prefetto Gabrielli ha parlato di «una percentuale dell'astensione per lo sciopero dei trasporti del 30%», aggiungendo che non hanno lavorato 45 macchinisti della linea B della metropolitana e 24 della linea A. Gli autobus hanno circolato regolarmente mentre la metropolitana, come era prevedibile, qualche disagio l'ha avuto.

La replica dell'Usb: «Riguardo ai dati sullo sciopero in Atac riportati dal Prefetto, si precisa che questi sono basati sul conteggio di tutto il settore non operativo: il dato reale fra autisti, macchinisti, addetti di stazione, verificatori, ausiliari del traffico è di oltre il 70% - prosegue il sindacato - Riguardo al comportamento ntimidatorio tenuto dall'assessore alla Mobilità nei confronti dei lavoratori ed ai suoi ripetuti tentativi di boicottare lo sciopero, l'Usb ha dato mandato ai suoi legali per valutare la gravità della condotta di Esposito in virtù del ruolo da lui ricoperto».

«L'assessore Esposito, ormai allo sbando, ci accusa di sciopero politico per deviare l'attenzione dell'opinione pubblica - dichiara Guido Lutrario, dell'USB di Roma e Lazio - Ricordiamo che noi stiamo scioperando perché i controsoffitti della Metro A cadono sulla testa degli utenti e dei lavoratori, così come ieri lo sportello di un bus si è staccato schiacciando una cittadina che ora rischia di perdere un braccio».

Code e forti rallentamenti si registrano da stamani su quasi tutte le consolari, via Flaminia,via Cassia, via Salaria, via Portuense, via Colombo, via Casilina, sulla Tangenziale est, sul Grande Raccordo Anulare e all'Ostiense, da dove è partito stamani un corteo degli studenti diretto nel centro.

Moltissimi gli incidenti, in piazza Maresciallo Giardino un veicolo si è ribaltato e stessa cosa è accaduta in via Tiberina, all'altezza del Viadotto Giubileo. Problemi si registrano anche per il maltempo, come in via Arbia, nei pressi della Salaria, per la caduta di un albero sopra alcune auto in sosta.

Disappunto e rabbia da parte degli utenti del trasporto pubblico davanti alla stazione Piramide della metro B. Alcuni, constatando la chiusura della stazione hanno espresso il loro disagio, in particolare per quella che a loro dire è stata una cattiva informazione sulle chiusure. «Sono un medico del Policlinico - spiega una donna - Sono uscita ieri dal lavoro alle 7 e non c'erano più i manifesti che annunciavano lo sciopero. Fino a ieri sera sembrava che non ci fosse più, neanche era scritto sulle paline. Io questa mattina ho fatto con calma, perchè sapevo che non c'era sciopero. Ora non so come fare». Altri premono contro le porte della stazione, provando ad aprirle; trovandole chiuse si allontanano con gesti di stizza e insulti.

L'Usb, spiegando le ragioni dello sciopero, ha detto che «già il 15 settembre scorso, in occasione della precettazione dello sciopero del trasporto pubblico romano, l'assessore Esposito aveva assicurato un tempestivo pagamento degli stipendi dei lavoratori di Roma Tpl. Ma ad oggi, 1 ottobre, ciò non è ancora avvenuto. Quello degli stipendi costituisce peraltro solo uno dei tanti motivi alla base della protesta di domani, fra cui si ricorda il mancato pagamento di indennità contrattuali, la sicurezza delle vetture, e dunque dei passeggeri e degli autisti, di cui non c'è menzione negli incontri di questi giorni; il peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro».

«La confusione che regna nella dirigenza dell'azienda e le voci sempre più pressanti sulla società in via di privatizzazione rafforzano le ragioni della protesta», aggiunge l'Usb.

Faisa-Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl, Sul e Uiltrasporti avevano invece accolto l'invito a differire lo sciopero di oggi, proclamato però solo per quanto riguarda Roma Tpl.