Scambio embrioni al Pertini,
«Per legge il figlio è di chi lo partorisce»

1 Minuto di Lettura
Giovedì 17 Aprile 2014, 12:39
La legge dice che figlio di chi lo partorisce, quindi la mamma che sta portando avanti la gestazione non rischia di perdere i figli. Pu perderli solo se decide di interrompere la gravidanza

mentre «la mamma genetica non ha nessun titolo, dal punto di vista giuridico, di rivendicare nulla». È chiaro in merito a cosa dice la legge sul caso dello scambio di embrioni, il giudice costituzionale Ferdinando Santosuosso.



«La donna che ora attende i due gemelli «non rischia di perdere i figli, perchè sono suoi legittimamente, ovvero per la legge i figli sono, a pieno titolo, di chi li partorisce», spiega ancora Santosuosso. «Può perderli solo se decide di interrompere la gravidanza», cosa che in Italia non è possibile fare oltre il terzo mese ma, in questo caso, specifica Santosuosso, «la situazione è di una gravità tale che potrebbero esserci gli estremi per un aborto terapeutico, quindi anche oltre i tre mesi». La donna potrebbe però decidere di proseguire la gravidanza ma, se non se la sente di tenerli, non riconoscere i figli alla nascita, «nessuno, infatti, ha l'obbligo di riconoscere un figlio, quindi anche la signora dopo parto, potrà decidere di non farlo». Per il padre il discorso è «in parte diverso», aggiunge, «ma riterrei immorale e probabilmente anche giuridicamente dubbio, il fatto che un uomo che insieme a una donna ha avviato percorso di fecondazione assistita, pur se con uno sviluppo inatteso, possa scegliere un non riconoscimento».