Roma, salgono a nove le morti
nel letto maledetto del San Giovanni

Roma, salgono a nove le morti nel letto maledetto del San Giovanni
di Raffaella Troili
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Mercoledì 11 Dicembre 2013, 08:11 - Ultimo aggiornamento: 10:04

Anche mio fratello morto al San Giovanni. Occupava quel maledetto letto numero 8. A chiedere aiuto allarmato Luciano Contessa. Ora ha sentito delle otto morti sospette avvenuta al San Giovanni, ma già dopo l’estate aveva chiesto chiarimenti all’ospedale e al Tribunale per i diritti del malato. Psicosi o no, chiede verità.

«I deceduti hanno occupato tutti, per periodi più o meno lunghi, il letto numero otto nel reparto deputato alle normali trattazioni - racconta - e mio fratello, Claudio Contessa, ricoverato al San Giovanni per disturbi circolatori, dopo aver subito alcuni interventi chirurgici ben riusciti, il 21 maggio è improvvisamente morto». «Aveva - ricorda - per alcuni giorni, occupato il letto numero 8 del reparto di terapia intensiva». Claudio Contessa non è nell’elenco dei morti sospetti, il suo nome non è nelle cartelle cliniche sequestrate dai Nas, ora potrebbe essere il nono caso di paziente ucciso da un comune batterio (Clostridium difficile) che però non curato può portare alla morte. I vertici dell’ospedale, interpellati, non commentano: «Ormai tutti si sentono chiamati in causa», minimizzano. Contessa però vuol vederci chiaro. «Dalla documentazione fornita dall'ospedale non risulta la causa del decesso, noi familiari abbiamo chiesto chiarimenti attraverso fax al direttore sanitario e al direttore generale dell'ospedale San Giovanni, al primario del reparto (II medicina) dove è avvenuto il decesso e anche al Tribunale dei diritti del malato. Ma nessuno per ora ci ha risposto». In realtà il Tribunale per i diritti del malato si è attivato: «Proprio domani (oggi per chi legge,n.d.r.) avremo un incontro con il direttore sanitario proprio per avere chiarimenti dall’azienda sul caso Contessa».

L’INCHIESTA

Per ora sarebbero otto le morti sospette, avvenute negli ultimi mesi tra le corsie del San Giovanni Addolorata, concentrate in un unico padiglione. Si tratta di otto pazienti ricoverati, che hanno contratto una comune infezione che, aggravata, ne avrebbe provocato la morte. Dopo la segnalazione della Asl, i magistrati indagano. Il procuratore aggiunto Leonardo Frisani ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo delegando gli accertamenti ai carabinieri del Nas, che hanno sequestrato 16 cartelle cliniche, Ma gli inquirenti stanno indagando anche sul decorso ospedaliero di altri pazienti che sono stati contagiati, per capire se nella trasmissione incontrollata del virus sia configurabile una responsabilità dei sanitari. Da accertare se tra gli operatori sia ravvisabile una possibile negligenza che abbia incentivato il contagio, ovvero se lenzuola e materasso non siano stati disinfettati e puliti, dal momento che la maggior parte dei pazienti deceduti sarebbe stata ricoverata in un unico padiglione. E, soprattutto, avrebbe occupato lo stesso letto, quello con la targhetta numero otto. Il batterio killer è il Clostridium. Difficile, sempre più diffuso negli ospedali: spesso innocuo, è però in grado di provocare un'acuta forma di colite che, se trascurata, può aggravarsi in modo letale. Le infezioni da Clostridium sono in aumento: il virus colpisce soprattutto soggetti anziani e debilitati, in alcuni Paesi sono stati attivati dei sistemi nazionali di sorveglianza al fine di monitorarne la diffusione. La Regione ha chiesto una relazione al direttore generale dell'ospedale.

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