San Basilio, «Vedette e spacciatori, di notte sembra di essere tra le Vele di Scampia»

San Basilio, «Vedette e spacciatori, di notte sembra di essere tra le Vele di Scampia»
di Maria Lombardi
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Domenica 12 Aprile 2015, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 10:15
«Qui sono tutti fuori dalla grazia di Dio, circola troppa droga». A San Basilio hanno paura e si girano dall’altra parte anche davanti agli occhi stralunati di un tredicenne fermo all'angolo della strada. Poco tempo prima andava in bicicletta o giocava nel cortile lì accanto, ma adesso è un altro e non gioca più, lavora per gli spacciatori, 50 euro ogni turno di sei ore. Nel quartiere supermarket della droga i pusher vendono cocaina, hashish e marijuana e sempre i ragazzini dai 13 anni in su a fare da vedetta. «Li incontri anche alle cinque del mattino fermi per strada». Quando c'è un movimento sospetto, i pali avvisano gli spacciatori con un fischio, battendo forte le mani, con un frastuono da stadio o semplicemente lanciando in aria un pallone. Niente telefonini, mai.

[TITOLINO]LE VEDETTE

San Basilio come Scampia. Vedette nei punti strategici, un catalogo in "codice" delle dosi in vendita, è prevista anche la consegna a domicilio. L’ultima retata due settimane fa, i finanzieri del comando provinciale hanno smantellato una gang specializzata nello spacco di cocaina: 17 gli arresti. Con un giro d'affari superiore ai 4 milioni di euro ogni anno, l'organizzazione secondo gli investigatori aveva una struttura piramidale con un vertice e una rete di pusher alla base ribattezzata «batteria», come usava la banda della Magliana.

Inseguimenti, arresti, retate, fari accesi nella notte e spacciatori che lasciano i condomini dei palazzi occupati in manette. Accade di continuo, i carabinieri e la polizia tengono sotto assedio San Basilio. «Non serve a molto», si rammaricano gli abitanti. Due giorni dopo gli arresti, per strada ce ne sono altri», troppo grande il giro di affari. Una decina di organizzazioni, anche minuscole, hanno in mano il traffico, sono italiani e si riforniscono a Napoli, Latina e Milano. A volte lasciano la roba in nascondigli per strada o la custodiscono in casa di persone insospettabili, in alcuni casi intere famiglie sono state arrestate. Pochi furti e rapine, le indagini intralcerebbero l'attività dei pusher. La notte c'è la fila di auto in attesa di acquistare le dosi, tra via Gigliotti e via Tranto, al confine della campagna, non si dorme.



«Quando c'era troppo baccano, prima scendevo con il mattarello e inseguivo questi ragazzi. Adesso non posso farlo più - racconta una signora - ho paura». Una volta erano solo i grandi a far parte del giro, adesso anche i ragazzetti che vanno ancora alle medie e dopo i primi soldi in tasca non ci vanno più, e passano mattine pomeriggi e sere a sorvegliare i giardini incolti o il parcheggio non asfaltato tra via Recanati e via Morrovalle, palazzi popolari da una parte e dell'altra, o le strade ancora più giù. A San Basilio devi evitare di guardarti intorno e se senti le sirene devi tirare dritto.
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