IL FURTO
Sono stati i guardiani del cimitero a dare l'allarme: dopo numerose segnalazioni fatte dai parenti dei defunti, che hanno visto letteralmente depredate le tombe dei loro cari, è scattata la caccia al ladro. Alle 14, i vigilantes hanno visto Amed aggirarsi a bordo di un'automobile all'interno del camposanto, e lo hanno seguito. L’uomo si fermava accanto a ogni lapide adornata con fiori freschi. Scendeva dalla macchina, lasciando il motore acceso. Raccattava mazzi di rose e corone di crisantemi, caricava il "bottino" nel bagagliaio e ripartiva, dirigendosi verso il loculo successivo.
Quando i militari gli hanno chiesto di aprire il portabagagli, ha risposto stizzito: «Non posso, è rotto». Poi, ha spintonato uno dei carabinieri tentando la fuga ma nel partire a tutto gas ha travolto uno degli agenti, costringendo il collega a estrarre la pistola d'ordinanza. A quel punto, Amed si è arreso. Nascondeva in auto 14 mazzi di fiori freschi e 58 rose rosse, che avrebbe rivenduto nel banchetto che gestisce di fronte all'ingresso del cimitero. L'egiziano è stato ammanettato e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dopo una notte trascorsa in cella, è stato giudicato in aula con rito direttissimo e ha dovuto rispondere della duplice accusa di tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale.
I PRECEDENTI
Non è la prima volta che il cimitero Flaminio viene preso di mira da malintenzionati. Lo scorso anno, i carabinieri della stazione di Prima Porta hanno arrestato un ladro seriale che derubava i visitatori. Le vittime erano soprattutto donne anziane, che venivano alleggerite della borsetta e degli effetti personali lasciati nelle auto parcheggiate. In un'occasione, una vittima aveva addirittura chiesto al ladro indicazioni per posteggiare la macchina, e lui si era mostrato garbato e gentile. Al ritorno, la donna aveva trovato la portiera forzata. Poi, aveva sporto denuncia, descrivendo il sospettato: un uomo con i capelli bianchi che girava a bordo di uno scooter. Il malfattore, soprannominato "Er borsetta", è stato sorpreso con le mani nel sacco: era già noto alle forze dell'ordine, perché aveva numerosi precedenti specifici.
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