Senso civico, impegno sociale e - soprattutto - amore per Roma per delineare una classifica, capillare e in tempo reale, dei mali che colpiscono la Capitale con la speranza che, un po’ alla volta, si trovi il modo di guarirne. Ecco #RomaMia ovvero la vetrina che vi permetterà con un semplice clic di pubblicare la vostra foto-denuncia su www.ilmessaggero.it, sulla pagina Facebook del Messaggero e su quella della Cronaca di Roma in edicola.
Dalle vie sempre paralizzate dal traffico allo slalom fra le buche spacca-sospensioni, dai giardini e dalle strade ridotte a latrine, a quella fermata che vede passare i bus sempre troppo di rado, dai commercianti abusivi ai cassonetti nascosti dai cumuli di immondizia: immagini del quotidiano patire di romani e turisti con la possibilità per i lettori di votare, condividere e sostenere le denunce che comporranno la classifica.

LA GRADUATORIA
Una graduatoria sempre all’attenzione di chi sarà chiamato a intervenire, spinto anche dalla maggiore frequenza delle segnalazioni di questo o quel problema. È un altro degli effetti positivi, ha insegnato l’esperienza di questo tipo di iniziative favorite dal web. Si potranno inviare fotografie all'indirizzo web: http://romamia.ilmessaggero.it (raggiungibile anche da www.ilmessaggero.it), complete di didascalia, generalità e indirizzo email dell'autore. L’hashtag #RomaMia è poi importante per individuare le foto inviate e ridiffuse via Twitter. E i lettori stessi del Messaggero, una volta che si saranno registrati, potranno votare l’immagine-denuncia animando la top-ten del degrado.
Allora avanti: per cominciare - purtroppo - non resta che l’imbarazzo della scelta come stanno dimostrando, ora dopo ora, le foto già inviati dai lettori che non sono, come era prevedibile, solamente gli abitanti di Roma, ma anche i turisti che vi hanno trascorso un periodo di vacanze imparando, loro malgrado, il prezzo in disagi che troppo spesso comporta godere della grande bellezza della Capitale.
E in effetti, dietro la minoranza di turisti che si lavano i - se va bene - piedi nelle storiche fontane, ci sono quelli che scattano foto in difesa del Tritone da poco restaurato in piazza Barberini. È l’immagine già entrata nella top ten di #RomaMia insieme a quelle più attese: per adesso la più votata - non sarà un caso - è quella della sporcizia che assedia il Colosseo, tanto per cominciare dal simbolo più importante di Roma, quello da difendere con più attenzione.

CAOS E BELLEZZA
E poi, al secondo posto, trainato dall’attualità, il caos alla stazioni della metropolitana. A sorpresa, tuttavia, superando il profondo tema evergreen (le buche stradali) sale in graduatoria la piaga degli sfasciacarrozze, ancora incredibilemente presenti anche in zone centrali. Tantissime le foto sulla carenza dei raccolti dei rifiuti e sulla mancata manutenzione di giardini e parchi pubblici, spesso diventati impraticabili a bambini e anziani. E ancora: i diritti calpestati dei disabili respinti dagli scivoli usati come parcheggi dagli automobilisti, carcasse abbandonate di scooter bruciati almeno dai tempi di Nerone, monumenti deturpati da scritte e cartelli.
Tiburtina, Porta Furba, Scala Santa, parco degli Acquedotti, Via Mascagni sono tra le zone della Capitale da cui provengono le prime foto che avete inviato, subito condivise e votate da altri lettori, con la classifica che viene così aggiornata di continuo.


Dai tratti di viabilità sempre paralizzati allo slalom fra le buche spacca-sospensioni, dai giardini e dalle strade ridotte a latrine a quella fermata che vede passare i bus sempre troppo di rado, dai commercianti abusivi ai cassonetti nascosti dai cumuli di immondizia: scatti sul quotidiano patire di romani e turisti con la possibilità per i lettori di votare, condividere e sostenere le denunce che comporranno la classifica.