Studente svizzero trovato morto a Roma
Gli amici: «Giocavamo al lancio dei coltelli»
Ma gli inquirenti non ci credono

Studente svizzero trovato morto a Roma Gli amici: «Giocavamo al lancio dei coltelli» Ma gli inquirenti non ci credono
di Marco De Risi
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Mercoledì 9 Aprile 2014, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 07:57

Uno studente svizzero di 16 anni trovato morto con una coltellata al petto e i due compagni che erano con lui che parlano di un gioco finito male. La tragedia, ancora tutta da chiarire, è avvenuta ieri in una casa per ferie gestita da suore nella zona ovest di Roma, la Domus Nascimbeni, al civico 68 di via di Torre Rossa, una diramazione di via Gregorio VII. Sul caso indaga la squadra mobile di Roma. Ma è ancora giallo sulla dinamica.

Il corpo riverso in terra in un lago di sangue, una profonda ferita al petto, traccia di un'escoriazione al naso, la bocca sporca di sangue.

E nella stanza nessuna traccia del coltello. Questa la scena che si sono trovati davanti gli investigatori quando ieri sera sono arrivati alla Domus Nascimbeni: il corpo di Jonathan Lucas era ormai privo di vita, il sangue usciva dalla bocca ma dell'arma che aveva provocato la profonda ferita al petto, tanto profonda da recidere aorta e forse esofago, non v'era traccia. Il coltello, successivamente recuperato, è stato appurato che era stato acquistato a Roma. Dettagli che potrebbero cambiare lo scenario nel quale è maturata la morte del sedicenne svizzero: forse non proprio un gioco finito male come hanno raccontato gli amici, forse una lite o uno scherzo sfuggito di mano.

«Giocavamo a lanciarci i coltelli». In base a quanto raccontato dai due compagni di stanza del ragazzo infatti i tre stavano giocando a lanciarsi i coltelli tra loro, quando il giovane 16enne sarebbe stato trafitto. Il ragazzino era uno studente di un istituto scolastico di Losanna, l'Elysèe. Il primo allarme è stato intorno alle 23 e si chiedeva aiuto per una persona che perdeva sangue dalla bocca. La scolaresca era in gita a Roma dal 7 aprile e viene da un cantone francese della Svizzera. Siamo vicino al Vaticano, al centro della Capitale, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro e dai Musei Vaticani. Il ragazzo è stato trovato nella sua camera già senza sensi.

La ferita era così profonda da recidere l'aorta e forse anche l'esofago. Una coltellata che ha raggiunto il cuore e tanto profonda da essere stata inferta con una lama lunga. Il giovane studente svizzero probabilmente è morto per una emorragia inarrestabile: quando sono arrivati gli uomini del 118, chiamati attorno alle 23, per il ragazzino non c'era più nulla da fare. Dai primi accertamenti sembra che il ragazzo aveva acquistato il coltello una volta partito da Losanna. Tra le ipotesi anche quella che lo studente durante un gioco pericoloso sia caduto sulla lama del coltello che gli ha trafitto il cuore.

Le indagini. Gli investigatori stanno sentendo i ragazzi svizzeri della scolaresca. A quanto si è appreso, nella struttura erano presenti anche gli insegnanti e non è ancora chiaro in che stanza il giovane sia stato trafitto e dove fossero stati presi i coltelli. Sul posto, oltre alla polizia, sono intervenuti gli operatori del 118 di Roma che hanno provato rianimare il ragazzo, ma gli sforzi sono stati inutili.

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