Roma, lo stop alle auto si allarga alle periferie: ecco le zone vietate

Roma, lo stop alle auto si allarga alle periferie: ecco le zone vietate
di Michela Giachetta
4 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Ottobre 2014, 06:13 - Ultimo aggiornamento: 08:07

Non solo Tridente e Fori imperiali. Passi avanti verso le pedonalizzazioni pure nelle periferie, anche se i tempi per la realizzazione sono decisamente più lenti rispetto a quelli del centro, dove le aree off limits alle auto sono già realtà. In alcuni casi, nel XIV Municipio (Torrevecchia-Primavalle), ad esempio, i fondi sono già stati stanziati; in altri i progetti sono pronti, ma manca ancora il via libera per le risorse necessarie all'attuazione dei lavori. In altre zone, invece, si parla ancora solo ipotesi.


Fra i progetti in campo più vicini alla realizzazione c'è quello nel XIV Municipio: in quel territorio sarà resa off limits alle auto via Millesimo, a Torrevecchia. «Non vogliamo solo chiudere ai veicoli, ma creare un'area riqualificata, che diventi un nuovo punto di incontro, fruibile a tutti, con panchine e marciapiedi nuovi», spiega il minisindaco, Valerio Barletta.

Già stanziate risorse pari a 90mila euro.

Obiettivo del municipio è far partire i lavori prima dell'estate. Per il futuro, il minisindaco vorrebbe creare zone pedonali in tutti i quartieri più periferici: un'ipotesi potrebbe riguardare piazza Sabbioneta a Selva Candida. Già realtà, invece, la semipedonalizzazione del complesso del Santa Maria della Pietà.

I LUOGHI

Nel V Municipio (Casilina-Prenestina) si sta lavorando alla realizzazione di una vera e propria isola ambientale nella zona del vecchio Quadraro, compresa fra via Tuscolana e via degli Angeli, procedendo per tappe con pedonalizzazioni, le cosiddette zone 30 (in cui il limite d'accesso saranno i 30 km orari) e percorsi ciclabili resi più sicuri per chi li utilizza. Più nel dettaglio, parte di via del Lentuni sarà pedonalizzata. «Stiamo lavorando con l'assessorato alla Mobilità e con l'Ufficio della mobilità sostenibile, la pianificazione è a un buon punto. Vorremmo partire con i lavori già prima dell'estate», spiega il presidente Giammarco Palmieri. Nel II Municipio (Parioli-San Lorenzo) progetto pronto per bandire le auto da piazza Perin del Vaga, in zona Flaminio: il costo è di 16mila euro. «Aspettiamo il via libera per i fondi da parte dell'assessorato, ancora non è arrivato. Appena ci sarà serviranno solo 15 giorni di lavori per rendere effettiva la pedonalizzazione», puntualizza il minisindaco Giuseppe Gerace.

In zona Portuense (XI Municipio) si sta lavorando al progetto preliminare per largo Ruspoli, dopo aver recepito le indicazioni dei cittadini. «Quell'area ora è di fatto una rotonda, noi creeremo una piazza, con alberi, panchine, fontane e giochi», spiega il presidente Maurizio Veloccia, che aggiunge: «Il costo previsto è di circa 200mila euro. Vorremmo stanziarne almeno una parte con il bilancio 2015, per poter partire con i lavori entro la fine del prossimo anno».

LE IPOTESI

Fra le ipotesi che riguardano il XII Municipio (Gianicolense/Portuense) piazza Cucchi e l'area attorno a Porta San Pancrazio. «Il progetti sono complessi, perché non si può pedonalizzare e basta. Noi non siamo il centro storico, serve un collegamento col il trasporto pubblico locale, per rendere poi accessibili e fruibili quelle piazze ai cittadini. Ci stiamo lavorando», sottolinea la presidente Cristina Maltese.

All'Eur, il progetto di pedonalizzazione in fase più avanzata interessa il quartiere Vitinia, nell'area compresa fra via Sarsina e via Sant'Arcangelo di Romagna. Non hanno avuto invece, per ora, alcun sviluppo le ipotesi di rendere inaccessibili alle auto i borghi di Cesano e Isola Farnese (XV Municipio), stesso discorso per parte di piazza Sempione (III Municipio).

Ma c'è anche chi, come Andrea Catarci, presidente dell'VIII, non ha in programma nuovi progetti. Ne spiega il motivo. «Una parte dell'Appia antica, per ordinanza comunale, è chiusa alle auto nei giorni festivi. Ma mancano i fondi per i vigili, per cui non riusciamo a far rispettare il divieto. Prima di pensare a nuove pedonalizzazioni, vorremmo attuare quelle già esistenti».