Roma, cassonetti strapieni e sacchetti a terra:
sui rifiuti torna il caos

Roma, cassonetti strapieni e sacchetti a terra: sui rifiuti torna il caos
di Mauro Evangelisti
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Domenica 12 Ottobre 2014, 06:22 - Ultimo aggiornamento: 21:40

Cartoline dalla città, con i sacchetti di rifiuti per strada. «Montesacro, viale Adriatico (strada frequentata, di passaggio per auto e pedoni). Così da quattro giorni» ha scritto un lettore allegando una foto con i sacchetti di rifiuti abbandonati. «In via Feronia (Pietralata). Purtroppo la zona è abbastanza isolata e proprio per questo ha preso piede la pessima abitudine (da parte di auto e furgoni di passaggio) di scaricare di tutto a fianco dei cassonetti dei rifiuti» ha raccontato un altro, criticando l'Ama perché come unica soluzione ha semplicemente spostato il cassonetto, senza risolvere il problema.

E poi - su Facebook e Twitter - non mancano le segnalazioni di cassonetti stracolmi.

Tra i dipendenti dell'Ama c'è chi ripete: «La differenziata così non funziona, dove ci sono i cassonetti aperti i cittadini gettano di tutto. E i mezzi si rompono troppo spesso, così si saltano i turni, una delle cause reali del cumulo di sacchetti per strada».

MACCHIA DI LEOPARDO

Ieri all'Ama hanno fatto una verifica a tappeto sul territorio. Assicurano che la situazione è sotto controllo, che qualche criticità è fisiologica, ma comunque a macchia di leopardo. E che alcune foto che scandalizzano non di rado sono l'effetto di cittadini maleducati che gettano rifiuti ingombranti (i soliti divani, i soliti materassi, le solite vecchie tv) per strada. Altri guai sono causati dal racket dei rovistatori che cercano nei cassonetti materiale da rivendere e lasciano i rifiuti sui marciapiedi. Vero. Ed è anche vero che per ora non siamo ai livelli della doppia emergenza di gennaio e poi di giugno. Però i contraccolpi per l'accelerazione della differenziata esistono. E i timori aumentano se si pensa che 400 dipendenti saranno trasferiti per avviare il nuovo sistema in tre municipi. Anche per questo l'altro giorno la Cgil aveva detto: fermiamoci, perché rischiamo di andare in tilt.

Dal Campidoglio la situazione viene monitorata con attenzione, anche se l'assessore all'Ambiente, Estella Marino, giudica una follia pensare di fermare la differenziata proprio ora.

ESAME A FINE ANNO

«Abbiamo raggiunto risultati importanti, dobbiamo proseguire. Ama però deve migliorare sul fronte dello spazzamento delle strade, un servizio che deve riorganizzare perché sta funzionando male». Ma non c'è il rischio che Roma voglia volare troppo in alto, stia facendo il più banale dei passi più lunghi della gamba e sul totem della differenziata si stia sacrificando la gestione quotidiana della raccolta dei rifiuti? L'altro giorno un gruppo di dipendenti attivo su Facebook, Agoa, diceva: attenzione, perché in questo modo i cittadini perdono fiducia e non fanno più la differenziata. C'è da ricordare che nel 2015 dovranno partire con il nuovo sistema gli ultimi cinque municipi non ancora raggiunti, si rischia il caos. Estella Marino: «Alla fine dell'anno faremo il punto della situazione prima di avviare altri municipi. Non è una frenata, tutt'altro. Ma ritengo normale che Ama, come qualsiasi azienda, prima di procedere con nuove iniziative esamini come stanno andando le cose».

Entro due settimane il piano industriale dell'Ama sarà esaminato dalla commissione ambiente del Campidoglio. Proprio in quel piano c'era un dato che faceva comprendere come la raccolta - con o senza nuovo sistema della differenziata - sia da anni sul filo del rasoio: su 60 mila cassonetti, risultava insoddisfacente lo svuotamento di 12 mila.