Roma, nuovi estimi catastali per 175mila case. Da Monti ai Parioli addio "ultrapopolari"

Roma, nuovi estimi catastali per 175mila case. Da Monti ai Parioli addio "ultrapopolari"
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Giovedì 31 Ottobre 2013, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 18:22
Maxi-aumento da 123 milioni di euro per le rendite catastali nelle aree di pregio di Roma. L'Agenzia delle Entrate ha adeguato la classificazione di 175.000 immobili di 17 micro zone: dal centro storico ai Parioli, da Trastevere alle Ville dell'Appia. Tra gli effetti c'è la scomparsa degli immobili accatastati come «ultrapopolari» (A/5).



Si parte da Monti per finire alle Ville dell'Appia e al Gianicolo. L'operazione è la diciassettesima realizzata in Italia (su 370 comuni con i requisiti per realizzare modifiche) che adegua, in base ad una legge approvata nel 2004, il «classamento» degli immobili di intere «micro-zone». Ma è certo la più estesa dopo quella che a Milano ha riguardato quattro micro-Zone per un totale di 30 mila immobili. Per questo l'Agenzia delle Entrate, che ha assorbito l'agenzia del Territorio, prevede una comunicazione in sette tranche: si parte da Monti per finire alle Ville dell'Appia e al Gianicolo.



L'intervento parte dall'indagine svolta dall'Agenzia del Territorio, ora incorporata nelle Entrate, che su input di una delibera del 2010 dell'Assemblea capitolina ha verificato più di 224 mila immobili ubicati in 17 zone «anomale», dove cioè il valore medio di mercato era inferiore del 35% al valore medio di mercato, rispetto all'analogo rapporto (valore di mercato/valore catastale) riferito all'insieme delle microzone comunali.



Tutte le aree interessate. Le aree interessate sono quelle che con il passare del tempo hanno acquistato valore, in particolare: Centro Storico, Aventino, Trastevere, Borgo, Prati, Flaminio 1, XX Settembre, Monti, San Saba, Testaccio, Gianicolo, Delle Vittorie-Trionfale, Flaminio 2, Parioli, Salario Trieste, Esquilino e Ville dell'Appia. «Una delle conseguenze più evidenti - spiega l'Agenzia delle Entrate - è la sostanziale scomparsa di alcune vecchie categorie non più attuali, come ad esempio quella ultrapopolare (A/5), e la forte riduzione delle abitazioni di tipo popolare (A/4) ed economico (A/3), che erano ancora presenti in diverse zone del Centro».



Gli accertamenti catastali. Nei prossimi giorni i cittadini interessati riceveranno le notifiche degli avvisi di accertamento catastale, opportunamente motivati, e potranno quindi conoscere l'aggiornamento dei dati riguardanti la categoria, la classe e la rendita dei propri immobili.
Oltre al servizio di consultazione online presente nell'home page del sito dell'Agenzia, nella sezione dedicata ai servizi catastali, sono tre i canali attivati per fornire informazioni e assistenza ai contribuenti che ricevono la comunicazione dei dati aggiornati. Ci sarà un call center dedicato, al numero verde gratuito 800 863 119, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20, che consentirà anche di prenotare un appuntamento all'ufficio provinciale del Territorio di Roma. A questo «sportello» ci si potrà rivolgere anche direttamente e attiverà servizi ad hoc. Sarà inoltre possibile inviare un messaggio di posta elettronica all'indirizzo up_roma_notifiche335 agenziaentrate.it. «Nel caso in cui le informazioni riportate nella comunicazione (per esempio, le generalità dell'intestatario, l'indirizzo o l'ubicazione dell'immobile) risultino inesatte - spiega l'Agenzia delle Entrate - è possibile utilizzare il servizio telematico di Correzione dati catastali online - Contact Center del sito internet dell'Agenzia. Se il contribuente, invece, ritiene non fondato in tutto o in parte l'avviso di accertamento catastale, può chiedere che venga riesaminato in autotutela, inviando all'ufficio provinciale - Territorio di Roma una domanda in carta semplice, con la documentazione a suo sostegno. La domanda di riesame in autotutela non sospende, tuttavia, i termini per un eventuale ricorso al giudice tributario, da presentare entro 60 giorni dalla data di notifica dell'avviso di accertamento catastale.
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