Roma, razzismo sul bus: «Negri scendete», ma i passeggeri si ribellano

Roma, razzismo sul bus: «Negri scendete», ma i passeggeri si ribellano
di Raffaella Troili
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Martedì 19 Maggio 2015, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 18:09
IL CASO

«Negri, tornate a casa vostra». Ben vestita, sui 70 anni, più razzista che disadattata. Si è scagliata «inviperita», racconta chi era presente, contro una famiglia di camerunensi che sono saliti a bordo del suo stesso autobus, il 61, colpendo una bambina di otto anni con la borsa e offendendo i familiari. Ma nessuno è stato a guardare.

Tutti i passeggeri hanno reagito con forza, indignati davanti alle parole di quella donna, difendendo la famiglia di colore che non aveva dato fastidio a nessuno. E' accaduto ieri verso sera, erano le 19,30: l'anziana che era già sull'autobus della linea 61, quando è salita poche fermate dopo la famigliola camerunense ha iniziato a inveire contro di loro. «Negri, tornate a casa vostra», parole che hanno scatenato una vera e propria sollevazione, tanto che all'altezza dell'incrocio tra via Morgagni e viale Regina Margherita, l'autista ha interrotto la corsa e ha allertato le forze dell'ordine e gli ispettori Atac.

L'AGGRESSIONE

«Eravamo saliti da pochi minuti sul bus quando mia nipote si è andata a sedere in un posto dietro quello della signora - ha raccontato lo zio della bambina che era anche lui sul bus - La donna senza nessun motivo, a un certo punto si è girata e l'ha colpita con una busta che aveva in mano, fortunatamente senza farle male». La voleva cacciar via, come un zanzara, una mosca, un insetto fastidioso.

«Ma che sta facendo» si sono avvicinati i familiari della piccola. In cambio hanno ricevuto una raffica d'insulti: «Voi africani che fate qui? Negri». Sull'autobus nessuno è rimasto a guardare, indifferente, ciascuno ha messo da parte pensieri, problemi, la stanchezza della sera. La reazione degli altri viaggiatori è stata fortissima, ma la signora non ha desistito, anzi ha tirato fuori uno spray dalla borsa e ha minacciato di spruzzarlo, denunciando a sua volta d'esser stata aggredita. In realtà, non ha trovato alcuna sponda: «Quando è stata invitata lei a scendere - ancora lo zio - ha detto: “io non scendo devono scendere i negri”».



LA REAZIONE

Tutti i passeggeri sul bus si sono schierati indignati con i camerunensi, hanno provato a difenderli dalle brutte parole che scagliava loro contro la settantenne, tant'è che quando la donna ha sentito che stava arrivando la polizia, si è allontanata dal bus, ha attraversato la strada ed è salita su un tram. L'autista infatti aveva preferito non proseguire la sua corsa, avvertendo immediatamente i passeggeri: «Non si riparte finché non arrivano gli ispettori». Perché dal momento che c'erano tafferugli sul bus, aveva avvisato le forze dell'ordine e la centrale operativa: a bordo c'era una vera e propria rivolta, i passeggeri arrabbiati invitavano la signora a ritirare le offese e andarsene: «Se ne vada» dicevano e lei: «No, sono i negri che se ne devono andare».

«Sono in Italia dal 1997 - ha commentato lo zio della bambina - e una cosa del genere, così grave, non mi era mai capitata. Insulti sì, ma mai così gravi e davanti a un minore». La famiglia offesa così pesantemente è in Italia dal 2007, vive fuori Roma. A vedere il bicchiere mezzo pieno, alla fine quella che è scesa dall'autobus è stata la bianca razzista.