Mega-truffa nella palestra dei vip, la Procura indaga sui soldi degli abbonamenti spariti

Mega-truffa nella palestra dei vip, la Procura indaga sui soldi degli abbonamenti spariti
di Michela Allegri
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Martedì 22 Luglio 2014, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 09:45
Il fallimento della "Roman Sport Center", il tempio del fitness frequentato da politici e vip, situato nel cuore di Villa Borghese, ha provocato un vero e proprio terremoto giudiziario che rischia di travolgere la gestione responsabile della debacle finanziaria. Sono due i fronti d’inchiesta su cui si sta muovendo la Procura di Roma: da un lato, c’è un fascicolo aperto per indagare sulla bancarotta; dall’altro, invece, si profila per i titolari del centro l’accusa di truffa. Partendo dalla sentenza del tribunale fallimentare che ha portato alla chiusura della palestra, il pm Stefano Pesci procede per bancarotta.





I DEBITI

È difficile pensare che una struttura rinomata come quella di Villa Borghese, che unita a una succursale gemella situata a largo Somalia contava almeno quattromila soci fissi, abbia serrato i battenti sommersa dai debiti. Gli inquirenti dovranno scoprire dove siano finiti tutti i soldi che i clienti, fino all’ultimo, hanno sborsato per frequentare la Roman. E qui scatta la seconda inchiesta: quella relativa a una presunta truffa ai danni dei tesserati. Sul tavolo del pm Carla Canaia, titolare del fascicolo, ci sono già 50 denunce sporte da ex tesserati che, ignorando la situazione economica della società, sono stati invogliati a sottoscrivere gli abbonamenti nonostante il centro fosse prossimo alla chiusura. A raccogliere il malcontento degli avventori è l’avvocato Massimo Lauro, socio di lunga data della Roman, che ha redatto gli esposti presentati in Procura. «Il numero delle querele è destinato a crescere: in tutto, i clienti decisi a procedere per vie legali sono più di cento», dichiara il penalista.





LA CHIUSURA

La Roman Sport Center, gestita da Rosetta Francesconi, è stata dichiarata fallita lo scorso 7 maggio. Nonostante i titolari sapessero da tempo che la situazione finanziaria fosse tutt’altro che rosea, avrebbero continuato a invogliare i clienti a sottoscrivere abbonamenti fino all’inizio di luglio. Il 4 del mese, però, gli ufficiali giudiziari si sono presentati presso i centri di Villa Borghese e Largo Somalia e hanno messo i lucchetti all’ingresso. Solo in quel momento gli abbonati hanno scoperto di essere stati ingannati, e ora sono decisi ad avere giustizia. Anche perché c’è chi, per frequentare la palestra dei vip, ha pagato migliaia di euro, mettendosi in tasca tessere vitalizie che ora sono inutilizzabili. Una denunciante, per esempio, ha raccontato di avere rinnovato l’abbonamento lo scorso 6 giugno e che i gestori della Roman, promettendo uno sconto, la avrebbero convinta a firmare un contratto della durata di 36 mesi, costato circa duemila euro. A detta della cliente, già dallo scontrino emesso in cassa emergerebbe un’anomalia: a quanto sembra, nonostante la Srl beneficiaria della transazione risultasse la Roman Sport Center, la ricevuta di pagamento sarebbe stata emessa da una società chiamata "Korat" e i soldi risulterebbero accreditati addirittura a una terza azienda, la "Pro-Shop Roma". Un signore, invece, poco prima della chiusura del centro aveva sottoscritto un tesseramento fino al 2026, pagando circa tremila euro. Era convinto di aver fatto un vero affare.

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