Roma, aggredita un'addetta alla biglietteria della metro Ottaviano

Roma, aggredita un'addetta alla biglietteria della metro Ottaviano
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Giovedì 2 Luglio 2015, 15:09 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 12:35
Un'operatrice di biglietteria in servizio alla stazione metro A di Ottaviano è stata aggredita da un passeggero per ragioni ancora al vaglio degli investigatori. Atac ha immediatamente avvisato le forze dell'ordine, che sono intervenute.



Ci sarebbe una discussione per un abbonamento sfociata con qualche accusa di razzismo dietro l'aggressione all'operatrice di biglietteria in servizio alla stazione metro. Da una prima ricostruzione, sembra che tutto sia nato intorno alle 10.30 quando un cittadino del Mali, un rifugiato con i documenti in regola, non è riuscito a entrare in metro con il suo abbonamento, non funzionante o forse scaduto.



L'immigrato ha telefonato a un assistente sociale per chiedergli aiuto. Al suo arrivo l'uomo avrebbe iniziato a discutere con la dipendente accusandola anche di essere razzista. Durante la lite la donna si è sentita male, ma poi avrebbe rifiutato l'ambulanza. Sul posto è intervenuta la polizia. La lavoratrice si sarebbe riservata di presentare querela.




Atac, nell'esprimere la propria solidarietà alla lavoratrice, stigmatizza l'accaduto, giudicando intollerabile l'uso della violenza, fisica o verbale, contro lavoratori che ogni giorno contribuiscono in maniera fattiva al funzionamento della mobilità cittadina.



«Solidarietà all'addetta della biglietteria aggredita a Ottaviano.
Molte stazioni della metro oramai sono diventate terra di nessuno e perciò l'Atac deve intervenire subito per rafforzare la sicurezza». È quanto afferma in una nota Stefano Pedica del Pd. «Non è più tollerabile lo stato di degrado e di insicurezza delle stazioni delle linee A e B della metro - sottolinea - Tra borseggiatori, accattoni e nomadi sono diventate un far west. Servono controlli seri e rigidi. Va messo un argine a tutti i malintenzionati che purtroppo continuano ad agire indisturbati, altrimenti la situazione rischia di degenerare completamente».
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