San Filippo, paziente allergico muore per un antibiotico

San Filippo, paziente allergico muore per un antibiotico
di Adelaide Pierucci
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Sabato 15 Novembre 2014, 06:11 - Ultimo aggiornamento: 14:09
Prima un presunto errore medico fatale per un paziente. Poi, a quanto pare, il ritocco sulla cartella clinica per nasconderlo. Cinque medici del San Filippo Neri sono finiti nel registro degli indagati per omicidio colposo e falso: nel novembre del 2013 disposero la somministrazione endovena di Augmentin a un paziente fortemente allergico agli antibiotici. Un'allergia che sarebbe stata nota al personale sanitario e più volta ribadita sulla cartella clinica. Così quando Domenico Curzi, 56 anni, ricoverato a Medicina 2, morì nel giro di qualche ora, uno dei cinque medici, secondo l'accusa, alterò la cartella clinica sovrascrivendo sulla prescrizione dell'Augmentin la parola «sospeso».

Il pm Claudia Alberti, titolare del fascicolo insieme al procuratore aggiunto Leonardo Frisani, aveva disposto la riesumazione del corpo e ora, acquisiti i risultati dell'autopsia, ha chiuso la prima fase dell'inchiesta per prepararsi a chiedere il processo per i cinque camici bianci. Quattro sono accusati della morte del paziente. E l'ultimo, un dirigente medico, della falsificazione. La vicenda era stata denunciata dagli stessi vertici dell'ospedale, il commissario straordinario Lorenzo Sommella e il direttore sanitario Patrizia Magrini.

Secondo la procura i medici in servizio quel giorno «in cooperazione colposa tra loro cagiovano la morte del paziente Curzi omettendo qualsiasi condotta idonea ad impedirla». La colpa? «La scarsa conoscenza delle condizioni del paziente, nonostante il suo stato allergico fosse stato più volte annotato nella cartella clinica e infermieristica». Più attenzione, insomma, avrebbe evitato la tragedia