Mafia Capitale, il prefetto: a Marino serve la scorta. Cantone: pool esperti su appalti

Mafia Capitale, il prefetto: a Marino serve la scorta. Cantone: pool esperti su appalti
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Giovedì 4 Dicembre 2014, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 21:51

Un pool di esperti per analizzare possibili appalti sospetti legati all'inchiesta «Mafia Capitale» E' la decisione presa dopo l'incontro tra Raffaele Cantone, alla guida dell'Autorità Anticorruzione, e il sindaco Ignazio Marino. Un faccia a faccia arrivato dopo la raffica di arresti che ha terremotato la Capitale. E nuovi provvedimenti sono attesi nei prossimi giorni. Intanto anche il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, a cui spetta la valutazione dell'ipotesi di sciogliere il Comune, ha incontrato in Campidoglio il sindaco sottolineando la necessità che si doti di una scorta.

Scorta per Marino «In un momento così complesso dobbiamo garantire la sicurezza del sindaco Marino che va protetto», ha detto Giuseppe Pecoraro uscendo dal Campidoglio. «Il sindaco dovrebbe rinunciare a girare con la sua bicicletta, valutiamo la scorta». «È stato un incontro di cortesia - ha aggiunto -. Noi della Prefettura e del ministero dell'Interno siamo vicini all'amministrazione comunale e quindi al sindaco. È un momento difficile per tutti. Roma è la Capitale d'Italia e dobbiamo affrontare questo momento difficile e supporteremo nei limiti del possibile il sindaco». «Noi dobbiamo esclusivamente pensare che prima di tutto Roma è la Capitale e rappresenta il Paese.

Ci sono dei fatti spiacevolissimi ma nello stesso tempo bisogna fare una terapia. E questa terapia, ho detto al sindaco, sarà necessaria. Vediamo come farla». E sull'ipotesi scioglimento: «Continueremo a leggere le carte e faremo presto le nostre valutazioni. Al termine di questa lettura lunga riferiremo al ministro. Adesso è prematuro parlarne».

«L'incontro con Pecoraro è andato molto bene. È preoccupato per la mia incolumità personale e mi ha chiesto di rinunciare ad andare in bicicletta e ad accettare la protezione che ho sempre rifiutato. Gli ho risposto che voglio pensarci perché per me non è facile rinunciare alla libertà di potermi muovere come un normale cittadino», è il commento di Marino.

Alfano. «Valuterò con ogni attenzione quel che il prefetto di Roma mi farà avere dopo avere studiato le 1200 pagine dell'ordinanza», dice il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervistato dal Tg5. «È troppo presto - sostiene Alfano - per dire quali saranno gli sviluppi e non possiamo fare dal Viminale una valutazione politica, ma tecnica relativamente alle conseguenze che può avere dal punto di vista del possibile rischio di infiltrazioni».

Come per l'Expo Quanto al pool di esperti pensato da Cantone è utile sapere che l'Autorità Anticorruzione ha la facoltà di effettuare controlli sulle società partecipate dagli enti pubblici, un'ipotesi che ora potrebbe riguardare anche alcune delle partecipate dal Comune di Roma. Cantone ha già utilizzato per Expo la formula del pool ad hoc da dedicare ad uno specifico caso e per la vicenda romana l'intenzione è quella di costituire a stretto giro un analogo gruppo di lavoro. Differentemente che per Expo, però, il nucleo non dovrebbe avvalersi anche dell'apporto di uomini della Guardia di Finanza, ma dovrebbe essere individuato all'interno della stessa Autorità Anticorruzione e in particolare tra gli esperti dell'ex Autorità per gli appalti pubblici, che è stata inglobata nell'Anticorruzione.

Il faccia a faccia L'incontro tra Cantone e Marino è durato circa un'ora e mezza. Al momento il primo cittadino della Capitale non ha consegnato documentazione al presidente dell'Anticorruzione Cantone. Tra i due c'è stato un primo scambio di vedute e il sindaco ha manifestato l'intenzione di fornire una lista degli appalti opachi o sospetti, perchè l'Anticorruzione possa avviare le proprie verifiche. L'Authority, in base a nuovi poteri che di recente le sono stati affidati, potrà valutare, dopo aver studiato le singole situazioni e la loro gravità, se passare ad azioni di commissariamento.

Marino «Ho chiesto un incontro al presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e ci siamo visti oggi nei suoi uffici. Questa Amministrazione ha improntato il suo lavoro sulla trasparenza e per questo intendo andare fino in fondo verificando uno per uno tutti gli appalti dubbi o opachi», ha spiegato Marino. «Insieme all'assessore al Bilancio Silvia Scozzese - aggiunge Marino - abbiamo chiesto al presidente che un pool di esperti dell'Autorità passi in rassegna tutti gli appalti che sono al momento in essere e su cui nutriamo delle preoccupazioni».

«Questa lista, insieme a quesiti specifici sugli aspetti giuridici di altre attività in corso di Roma Capitale che sono già oggetto di indagine, costituiranno una relazione che consegneremo al presidente Cantone nelle prossime ore. Abbiamo il dovere e la volontà di andare fino in fondo, come già abbiamo fatto chiamando gli ispettori del Mef a certificare il buco di bilancio. I cittadini romani meritano rispetto e la nostra Amministrazione continuerà il suo lavoro sulla strada della legalità».

Il tariffario La cupola guidata dall'ex Nar Massimo Carminati e dal suo braccio destro Salvatore Buzzi teneva a libro paga molti politici. E' quanto sostengono i pm che hanno condotto l'inchiesta, rinvendendo anche il "libro nero", ovvero il tariffario degli "stipendi" a politici e dirigenti.