Forconi e centri sociali, mercoledì nero a Roma

Forconi e centri sociali, mercoledì nero a Roma
di Laura Bogliolo
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Mercoledì 18 Dicembre 2013, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 10:30

Una babele di rivendicazioni, apparati di sicurezza allertati, obiettivi sensibili sorvegliati speciali e un’unica certezza: sar un mercoled nero, fatto di disagi, traffico, bus deviati e tensione. Numeri precisi sui manifestanti che oggi si riuniranno a piazza del Popolo sotto la sigla molto poco definita del movimento «9 dicembre» non ce ne sono. Si parla di 15.000 persone che almeno fino alle 23 stazioneranno nel cuore della capitale, mobilitati da Danilo Calvani, l’agricoltore dell’Agro Pontino, protagonista della spaccatura del triumvirato del movimento dei Forconi. Alle 16.30 da piazza dell’Esquilino partirà invece il corteo di centri sociali, antagonisti, migranti e movimenti per la casa diretto a piazza Indipendenza.

IL SIT IN

L’ala siciliana dei Forconi guidata da Mariano Ferro e quella veneta di Lucio Chiavegato non ci saranno: «il rischio di infiltrazioni è altissimo» era stato detto. Si teme quindi che il sit in possa trasformarsi in un corteo non autorizzato animato da estremisti di destra. Ieri sera Ferro ha precisato: «Non sarò in piazza ma mi auguro di cuore che la manifestazione sia partecipata». Saranno invece al fianco di Calvani gli attivisti di Casapound, compreso il vicepresidente Simone Di Stefano condannato a 3 mesi e poi scarcerato con l'obbligo di firma per aver tentato di sostituire la bandiera europea con il tricolore. Su Facebook si dà appuntamento alle 13 presso la sede di via Napoleone III «per raggiungere piazza del Popolo». Ma formalmente non è stato previsto un corteo. Non ci saranno punti di raccolta dei manifestanti che dovrebbero arrivare da tutta Italia: non sono stati previsti pullman o treni specifici per raggiungere Roma. Sul web intanto si suggerisce di «vestirsi di bianco» per distinguersi da possibili estremisti con la ”divisa” nera da violenti. Sgomberato invece il presidio del Movimento sociale europeo al Circo Massimo. Resta quello dei Forconi di piazzale dei Partigiani. Per domenica Ferro ha annunciato l’arrivo a piazza San Pietro per assistere all’Angelus e «due giorni di passeggiate pacifiche» in città.

SICUREZZA E 007

Agricoltori, allevatori, camionisti, precari, Casapound e chi altro? È proprio questa l’incognita che da giorni scuote gli apparati di sicurezza. Ieri il questore Fulvio della Rocca ha incontrato i funzionari che saranno in piazza oggi. Oltre 1.500 gli agenti in campo, rafforzata la sicurezza presso sedi istituzionali e obiettivi sensibili, avviata l'attività di bonifica in piazza del Popolo e lungo il percorso del corteo di piazza dell'Esquilino. Montecitorio, palazzo Madama ed il Quirinale saranno blindati. Piazza del Popolo e le rampe di viale Gabriele d'Annunzio saranno chiuse al traffico. Digos e il Nucleo informativo dei carabinieri da giorni sono a lavoro per monitorare la situazione. Il direttore del Dis, Giampiero Massolo, nell’audizione di ieri al Copasir non ha parlato di allarme, ma di attenzione alta per il rischio di infiltrazioni estremiste. Alle 9 si riunirà il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

IL CORTEO

A poca distanza da piazza del Popolo, alle 16,30 partirà da piazza dell’Esquilino il corteo di centri sociali, antagonisti, migranti e movimenti per la casa che arriverà in piazza Indipendenza attraversando piazza Santa Maria Maggiore, via Giolitti, piazzale Aldo Moro, viale Castro Pretorio. Oltre venti le linee bus deviate, molte le strade che verranno chiuse al traffico al momento del passaggio del corteo. E l’altra Roma? Quella che va in ufficio, a scuola e i commercianti già strozzati dalla crisi? Proveranno a sopravvivere al mercoledì nero.

Laura Bogliolo