Roma si conferma capitale mondiale della lotta ai tumori del seno e potrebbe avvicinarsi alla soglia record di 60 mila il numero dei partecipanti alla �Race

for the cure�. Alle dieci � scattata l'iniziativa al via per tre giorni. Che culminerà con la corsa podistica di domenica.

«Race for the cure ha più di 55 mila partecipanti», ha

ricordato l'ambasciatore americano agli ospiti di Villa Taverna riferendosi agli iscritti alla corsa dell'anno scorso. «Stiamo andando verso i 60 mila», ha annunciato Judith A. Salerno, presidente e amministratore delegato della «Susan G. Komen for

the cure» di Dallas la cui filiale italiana, organizzazione di volontariato che opera nella lotta ai tumori del seno, promuove la manifestazione. «Abbiamo onorato questo partenariato

italo-americano diventando la più grande corsa al mondo» di questo tipo, ha detto il presidente di «Komen Italia», il professor Riccardo Masetti, direttore del centro di Senologia del Policlinico Gemelli. L'edizione dell'anno 2000 «fu la prima

corsa for the cure mai tenuta fuori dagli Stati Uniti», ha ricordato Masetti sottolineando un altro dei primati dell'Italia in questo campo.

La «race» di 5 km e la «passeggiata» di 2, connotate dal colore rosa, si propongono di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano nella lotta al cancro del seno. Le numerose iniziative previste inoltre puntano anche a raccogliere fondi per progetti di contrasto a questo male.

Una brochure ricorda che in Italia una donna su nove può sviluppare un tumore del seno e quasi 12 mila donne ogni anno «perdono ancora la loro battaglia contro questa malattia»