IL SILENZIO
La partita, la prima in casa della Roma, vedrà lo “sciopero” della Curva Sud contro la decisione di segmentarla per ragioni di sicurezza in più settori, facendo perdere il posto a moltissimi abbonati. La scelta è stata vissuta come un affronto dalla tifoseria, che nella Curva Sud vede una “casa”, un simbolo della fede alla squadra, un segno di appartenenza. Quindi i giallorossi non tiferanno e non intoneranno cori: niente bandiere e niente striscioni. Almeno questo è il programma della vigilia, nonostante l'appello del mister Garcia: «Abbiamo bisogno di voi». «Hanno deciso di uccidere ogni colore, ogni forma di gioia e di passione - si legge in un comunicato dei sostenitori molto critico contro il prefetto di Roma e contro il presidente della società James Pallotta - Hanno deciso, con una strategia comune, di uccidere la Curva Sud. A Roma-Juve ci saremo ma in silenzio. Non possiamo essere trattati come bestie. Ci accomuna la cosa più bella del mondo, essere romanisti, essere in Curva Sud».
I CONTROLLI
Già da ieri la polizia sta controllando lo Stadio Olimpico. Anche all'interno. Si teme, come sempre, che qualcuno possa nascondere bastoni o altri oggetti utilizzabili nel caso di un confronto. Ma i bianconeri, pur essendo la tifoseria più numerosa d'Italia, non dovrebbero essere più di 1.500. Le due curve dell'Olimpico saranno tutte occupate da sostenitori giallorossi. Attorno allo stadio il solito meccanismo di prefiltraggio per indirizzare gli spettatori controllando in anticipo che abbiano il biglietto.