Roma, mille immigrati in arrivo
Centri di accoglienza vicini al collasso

Roma, mille immigrati in arrivo Centri di accoglienza vicini al collasso
di Laura Bogliolo
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Giovedì 24 Luglio 2014, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 01:02
In viaggio sui pullman di notte dalla Sicilia e dalla Puglia, poi l’arrivo a Roma. Una cinquantina sono stati sistemati ieri sera al Cara di Castel Nuovo di Porto, altri mille circa verranno portati in provincia, un centinaio invece tra oggi e domani saranno ospitati a Roma in quei centri di accoglienza gi sovraffollati per l’80 per cento.

Dal Viminale filtra che saranno 6 mila i richiedenti asilo che arriveranno nella capitale entro agosto dopo l’emergenza sbarchi.



SOVRAFFOLLAMENTO

Il Piano per l’accoglienza siglato pochi giorni fa prevede la possibilità di utilizzare caserme dismesse. Nel Lazio è stata data la disponibilità dell’ex caserma di Civitavecchia De Carolis, già usata per l’emergenza del 2011 dopo la Primavera araba. Sabato il Viminale ha chiamato i vertici della Croce Rossa romana per conoscere la disponibilità ad attivarsi per l’accoglienza. Si tratta di un’accoglienza a livello emergenziale, visto che i centri accreditati del Comune sono già sovraffollati. La scorsa settimana sarebbero già arrivate 150 persone. Si parla di un migliaio di migranti da trasferire in provincia, ma non è detto che la scarsa disponibilità di posti fuori Roma, possa indurre a rivedere il piano e a trasferire nella Capitale i migranti. Secondo il programma Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, a Roma ci sono una quarantina di centri accreditati gestiti da una ventina di gestori. Si parla dei centri Domus Caritatis presenti a Lunghezza, Guidonia, Grottarossa, di quelli gestiti dal centro Astalli sulla Laurentina e di tanti altri già sommersi da richieste di accoglienza. Oggi è previsto l’incontro in Viminale con i vertici dell’assessorato alle Politiche Sociali nel quale verranno definiti gli ultimi dettagli per affrontare l’emergenza migranti.



IL VERTICE

I migranti provengono soprattutto da Ghana, Mali, Senegal e Eritrea e sono i superstiti delle stragi del mare. «Arrivare a Lampedusa è come sopravvivere a un disastro aereo» hanno detto molti di loro. E dopo che i centri di accoglienza del Sud Italia sono risultati saturi, il Viminale durante l’ultima Conferenza Unificata con Regioni, Prefetture, Comuni e Anci ha predisposto un piano di emergenza per l’accoglienza dei migranti in tutta Italia e anche a Roma. Nel 2014 sono state 85mila le persone sbarcate sulle coste italiane. A livello nazionale sono già 25 mila le domande di asilo.



IN FUGA

Molti dei migranti non resteranno nella Capitale, ma cercheranno di raggiungere prima Milano, poi l'Europa del Nord in un viaggio che vede una rete di supporto tra immigrati pronti a comunicare in quali luoghi rifugiarsi in attesa del viaggio verso il Nord. È successo così con i migranti scampati al naufragio del 3 ottobre scorso a Lampedusa: 89 superstiti vennero accolti a novembre nell’istituto salesiano Teresa Gerini, a Ponte Mammolo. Dopo mezza giornata si allontanarono: con loro solo una busta di plastica con acqua e pane, negli occhi ancora le immagini della tragedia, e nel cuore la speranza di raggiungere Germania o Svezia.