Immigrati e allerta Tbc, le opposizioni: «Roma diventa un lazzaretto»

Immigrati e allerta Tbc, le opposizioni: «Roma diventa un lazzaretto»
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Mercoledì 6 Maggio 2015, 23:20
Inquietudine e allarme per l'allerta Tbc e scabbia al campo profughi di via Tiberina. «E' l’amara conferma di ciò che temevamo - hanno dichiarato Andrea De Priamo e Giorgio Mori, rispettivamente portavoce romano e del Municipio XV di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale - Considerato che proprio lo scorso anno, a giugno, il Sindaco Marino aveva ammesso, in una lettera ai Ministri Alfano e Lorenzin, l’assenza di controlli sulle persone che giungono nella Capitale, ci chiediamo oggi chi abbia fatto qualcosa per prevenire l’emergenza sanitaria sfiorata lo scorso anno».



«La pazienza dei romani ha un limite: Marino continua a dare disponibilità per accogliere profughi, rifugiati e richiedenti asilo nella Capitale dimenticando che gli spazi non ci sono e mettendo cittadini e quartieri di fronte al fatto compiuto - fa eco Giuseppe Cangemi, consigliere Ncd della Regione Lazio - Non vorremmo trovarci di nuovo di fronte a situazioni fuori controllo come accaduto a Tor sapienza o all'Infernetto. Marino e la sua Giunta hanno dimostrato finora la totale incapacità di gestire le politiche di accoglienza, la sicurezza dei cittadini deve essere garantita».



«Scabbia, Tbc, roghi tossici. La Capitale d'Italia assume le forme di un lazzaretto - dichiara invece Barbara Saltamartini, deputata della Lega Nord-Noi con Salvini - La salute dei cittadini è in costante pericolo a causa di mancati controlli sui migranti che arrivano nella città che, potendo scegliere di non passare all'ufficio stranieri per l'identificazione, si disperdono nei quartieri della Capitale o chissà dove».
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