Significativo è stato il furto perpetrato lo scorso 1 maggio, quando, dopo essere entrato all’interno della Facoltà di Lettere dell’Ateneo - ed aver abbattuto a colpi di mazzetta circa 20 porte d’ingresso di altrettante stanze – l’uomo si è portato via diversi computer ed altri oggetti informatici.
Questo “modus operandi”, oltre all’ingente danno economico, ha provocato anche un enorme disagio per professori, studenti, ricercatori, pazienti o per i medici che ne facevano uso, con costi rilevanti per la Pubblica Amministrazione.
Infatti, una volta entrato all’interno degli edifici oggetto dei furti, il 34enne, in molte circostanze, per poter accedere nelle stanze chiuse dei docenti e dei medici, demoliva letteralmente le porte, probabilmente con calci, pugni e strumenti atti allo scasso, e trafugava il materiale informatico ed elettronico, trovato, oltre ad alcuni effetti personali eventualmente lasciati all’interno della stanza.
Dopo un’attenta e lunga analisi delle immagini registrate dal sistema di video sorveglianza della città universitaria e del Policlinico, gli agenti sono riusciti a risalire al 34 enne originario della provincia di Matera e ad arrestarlo. Tra l’altro il malvivente era già stato fermato dai poliziotti in flagranza di reato sia lo scorso 9 luglio che il 18 agosto. Ma in entrambi i casi era riuscito a sfuggire al carcere. Non questa volta, però, visto che l’uomo al termine degli accertamenti è stato accompagnato nel carcere di Regina Coeli.