Roma-Feyenoord, ambasciata risponde ai romani: «I colpevoli siano puniti e paghino»

Roma-Feyenoord, ambasciata risponde ai romani: «I colpevoli siano puniti e paghino»
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Mercoledì 4 Marzo 2015, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 14:10
«Grazie della sua mail, ci scusiamo per il ritardo, ma visto la mole di reazioni ricevute non ci è stato possibile rispondere prima. Condividiamo con voi lo sdegno e lo sconcerto per il comportamento di un gruppo (minoritario) di teppisti. Il calcio deve essere una festa dove non c'è posto per la violenza. Le autorità italiane possono quindi contare sulla completa collaborazione ed impegno dell'Olanda per far sì che i colpevoli siano puniti e costretti a pagare per i danni da loro causati». Ha risposto così, l'ambasciata d'Olanda, a un quarantenne romano che all'indomani degli scontri in occasione della partita Roma-Feyenoord, aveva scritto una lettera all'ambasciata manifestando il suo disappunto. «L'Olanda - ha scritto l'ambasciata in replica al romano - ha piena fiducia nella giustizia italiana che deve accertare le responsabilità penali e civili per gli atti di vandalismo. Anche la Polizia nei Paesi Bassi ha aperto un'inchiesta per identificare gli autori degli atti vandalici a Roma.



Sabato 21 febbraio, in una telefonata al suo omologo italiano Matteo Renzi, il primo ministro olandese Mark Rutte ha definito come terrificanti gli atti distruttivi compiuti da un gruppo di tifosi e ha espresso il suo senso di vergogna per il comportamento di questi suoi connazionali. Simili considerazioni sono state espresse dal ministro degli Esteri olandese Koenders al suo collega italiano Gentiloni e dal sindaco di Rotterdam, Aboutaleb, al sindaco di Roma, Marino. Martedì 24 febbraio, l'ambasciatore Michiel den Hond ha ricevuto una delegazione dei partecipanti al sit-in 'Siamo tutti nella stessa barcà tenutasi davanti all'ambasciata olandese a Roma. Nel frattempo sono state organizzate diverse iniziative da parte di cittadini privati e aziende olandesi per dare un contributo alla tutela del patrimonio culturale della città, in particolare per la Barcaccia di Piazza di Spagna. Una di queste è un gruppo formatosi spontaneamente tra gli olandesi di Roma sotto la sigla Salviamo la Barcaccia.



In Olanda si è poi formato il gruppo Wij zijn Romeinen (Anche noi siamo romani) che sta raccogliendo fondi tramite crowdfunding, mentre gli studenti di un ginnasio della città di Zwolle raccolgono soldi da offrire al sindaco Marino durante il loro viaggio di studio a Roma, la settimana prossima.
Speriamo e confidiamo che un incidente, pur grave, come questo non nuoccia agli ottimi rapporti da sempre esistenti tra i nostri Paesi».