Per questo motivo la donna, esponente del clan di origine Sinti che pochi mesi fa ha celebrato le esequie in stile “Padrino” del patriarca Vittorio, è finita sul registro degli indagati della Procura di Roma con l'accusa di appropriazione indebita. Il pm titolare del fascicolo, Maurizio Arcuri, ha recentemente concluso le indagini: ora la Casamonica rischia di finire a processo.
Il fatto che la famiglia originaria dell'Abruzzo e stanziata nella Capitale dagli anni '70 ami fare la bella vita, non è un mistero. Il nome dei Casamonica rimbalza spesso sul web, sia per le tante inchieste pendenti in Procura che coinvolgono esponenti del gruppo, sia per i video pubblicati dai rampolli del clan, che riprendono gli interni delle loro dimore a sei zeri e i festeggiamenti pacchiani e modaioli che si svolgono tra quelle mura.
LA FESTA
Anche Loreta, come si legge negli atti, nell'agosto 2013 aveva organizzato un party “chic”. Aveva invitato 350 persone e aveva ingaggiato una società di Firenze per la gestione dell'evento. Basta un'occhiata al menù per rendersi conto della nota spese: risotto al prosciutto e cetrioli, pollo alla salvia, trionfo di fritture dorate, manicaretti al tartufo, tavolate dedicate a salumi e pescati pregiati.
Il tutto accompagnato da vini di prima scelta e d'alto prezzo: champagne Dom Pérignon e Cristal, casse di Brunello di Montalcino. Al momento di saldare il conto e di sgomberare il campo, però, sarebbero sorti i problemi. La Casamonica avrebbe pagato solo in parte, senza coprire per intero le spese di servizio e d'allestimento. E avrebbe anche tenuto per sé gran parte dell'arredamento, rifiutandosi di restituire vettovaglie e suppellettili per un valore di circa 16 mila euro.
Secondo gli inquirenti, l'indagata avrebbe “sgraffignato” un set di candelabri e uno di caraffe, tovaglie in tessuto pregiato, bicchieri, piatti, argenteria. Addirittura, si legge nel fascicolo d'indagine, avrebbe sfoderato le sedie portando a casa i rivestimenti. La conseguenza è stata che la società, beffata e ripulita, ha sporto denuncia ai carabinieri. E Loreta rischia ora di doversi difendere a processo dall'accusa di appropriazione indebita.