Roma, scontri al corteo per la casa: 5 arresti. Un manifestante perde la mano

Roma, scontri al corteo per la casa: 5 arresti. Un manifestante perde la mano
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Sabato 12 Aprile 2014, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 07:34

Il 'blu-bloc' appare e si scatena in Via Veneto, k-way azzurri tirati fuori all'improvviso e indossati sopra le classiche divise nere degli antagonisti pi violenti. E il corteo per la casa e contro l'austerità a Roma degenera in duri scontri con la polizia. Molti i feriti, circa una ventina, tra cui un giornalista, 14 tra le forze dell'ordine, 6 tra i manifestanti. Uno di loro perde una mano per lo scoppio di un petardo.

Prima arance e uova, poi bottiglie e bombe carta, alle quali si risponde con lacrimogeni e cariche, due di alleggerimento, ricostruisce poi il Viminale. Lunghi minuti di guerriglia nel centro storico della Capitale. «Una violenza che colpisce l'intera citta», dirà il sindaco Ignazio Marino.

Cinque arresti. C'è anche un giornalista tra le persone rimaste ferite. Il cronista, di un'agenzia di stampa, è stato colpito alla testa, ma per lui non sono state necessarie le cure in ospedale. Alla fine sono 5 le persone arrestate e due quelle denunciate a seguito degli scontri. I reati contestati sono violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Alcuni degli arrestati sono già noti alle forze dell'ordine per precedenti reati di piazza

Accampati a Porta Pia. Al termina della giornata una parte dei manifestanti si è accampata in piazza Porta Pia. Si riuniranno domani in un'assemblea pubblica. Lo hanno annunciato gli stessi movimenti.

Blu bloc. Gli irriducibili indossano maschere di Anonymous - che per un po' 'hackera' e oscura il sito di Matteo Renzi - e hanno i k-way, alcuni con il simbolo del Reparto Mobile della polizia: una provocazione ai tutori dell'ordine, che in passato erano già stati definiti blu-bloc, a ribaltare l'accusa di violenza per i black-bloc. Polizia e carabinieri caricano le prime file del 'blocco' vicino al ministero del Welfare, mentre il resto del corteo, fino ad allora pacifico, retrocede nel panico da via Veneto verso piazza Barberini e via del Tritone. Gli scontri continuano, sul selciato restano tantissimi k-way azzurri, il simbolo della giornata. Le ambulanze soccorrono i manifestanti e gli agenti contusi.

Il corteo. La violenza anche questa volta ha oscurato un corteo di migliaia di persone che era partito da Porta Pia dietro lo striscione 'Ribaltiamo il governo Renzi. Cancelliamo il decreto Lupi e Jobs Act', tra le bandiere dei movimenti, No-Tav e No-Muos in primis. Giovani e anziani, ma anche famiglie con i bambini e molti immigrati, sfilano contro la precarietà del lavoro e le misure di austerity che vengono rimproverate al premier. Rigide le misure di sicurezza, con oltre 1500 uomini schierati, blindati e cancellate mobili nei punti nevralgici. 'Il nostro piano casa, occupiamo tutto', si legge su uno striscione. E ancora 'Casa reddito dignità' o 'Dalle metropoli alle Università assediamo austerity e precarietà'. Sui muri manifestini che dicono 'Potete chiamarci Neet (acronimo inglese che indica chi non studia, non lavora e non fa formazione, ndr), rimaniamo precari incazzatì. Si rivede il book-bloc, gli scudi di gommapiuma con i titoli di libri famosi, da Omero a Shakespeare. Qualche manifestante orina davanti alle sedi dei ministeri, come un gruppo di donne a difesa della legge sull'aborto, all'ingresso di quello della Salute. Tutto sempre documentato in diretta su Twitter e sugli altri social network.

Gli scontri. Ma alcune decine di militanti non si accontentano di urlare. La polizia ne ha identificati una trentina prima del corteo, ai quali ha sequestrato bastoni. Adesso altri lanciano arance e uova contro il ministero dell'Economia, in via XX Settembre. Quindi in via Veneto, la strada della Dolce Vita dove si scatena la rabbia del blocco nero oggi diventato blu. Petardi e bottiglie contro le forze dell'ordine, che lanciano lacrimogeni e caricano. Il sindaco Marino rientra in Campidoglio, dove c'è un'unità di crisi che segue la situazione. Alla fine si conteranno decine di feriti, tra cui un funzionario di polizia. Il più grave è un manifestante, un peruviano di 47 anni che ha avuto una mano amputata per lo scoppio di un petardo. Un agente ha un'ustione alla gamba, provocata da una bomba carta. Il primo bilancio dei fermati è di 6 persone.

Alfano condanna gli scontri. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha elogiato le forze dell'ordine e ha espresso «la più ferma condanna per gli episodi di violenza verificatesi». Alfano si è congratulato con il capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, Alessandro Pansa, il prefetto Giuseppe Pecoraro ed il questore di Roma, Massimo Maria Mazza, «per l'eccellente lavoro svolto da tutte le forze dell'ordine impegnate per assicurare lo svolgimento della manifestazione tenutasi oggi nella capitale». Il ministro inoltre ha espresso «la più ferma condanna per gli episodi di violenza verificatesi ed un profondo apprezzamento alle donne e agli uomini delle forze dell'ordine per la straordinaria professionalità dimostrata».

Sos dei commercianti. Un pomeriggio di grande tensione per Roma, che colpisce anche i commercianti: Federmoda lamenta un calo del 70% degli incassi in centro, dove molti negozi sono rimasti chiusi per paura.

Marino. «Il diritto a manifestare, soprattutto per un tema tanto importante e drammaticamente attuale come quello dell'emergenza abitativa, non può trasformarsi negli atti di violenza a cui abbiamo assistito oggi nel centro di Roma. Una violenza che non è solamente fisica, ma colpisce con forza l'intera città, che svolge il suo ruolo di Capitale ospitando cortei e manifestazioni e ne riceve in cambio scontri e disordini». Lo ha dichiarato il sindaco di Roma Ignazio Marino. «Ringrazio le forze dell'ordine per il lavoro svolto, sono vicino agli agenti rimasti feriti durante gli scontri. Mi auguro che al più presto si possa tornare ad affrontare in sede di governo il tema dell'emergenza casa, che si sta aggravando in modo drammatico e che ferisce la dignità di vita di decine di migliaia di persone».

Silp-Cgil: «Intollerabili le aggressioni alle forze dell'ordine» «Il bilancio, ancora provvisorio, della Questura di Roma, relativo agli scontri avvenuti al corteo dei movimenti per la casa e contro l'austerity è di tre manifestanti e di 20 operatori delle forze dell'ordine feriti con un manifestante grave ricoverato presso un nosocomio». Per il Silp-Cgil «si ripete quanto già avvenuto ad ottobre dello scorso anno e il numero dei feriti della manifestazione odierna rivela, ancora una volta, quanto siano esposti i lavoratori in divisa».

Operatori che, secondo il segretario generale del Silp-Cgil Daniele Tissone, «si trovano a fronteggiare una situazione per la quale, la difesa del diritto alla casa non deve contrapporsi con il diritto all'incolumità, diritto che va garantito a chi opera nell'interesse pubblico e, per il quale, si devono dare rapide risposte». Tissone condanna le «intollerabili violenze messe in campo oggi dai manifestanti. Un problema esplosivo come quello abitativo deve essere gestito non con logiche emergenziali e di ordine pubblico ma come una reale necessità che non porti più a scontri che causano feriti ma ad interventi strutturali nell'interesse collettivo».

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