Botte con una gamba di legno e minacce con una lama affilata. Una reazione fin troppo spropositata, in risposta alle lamentele di due clienti arrabbiati, che è costata cara ad un calzolaio di Tor Tre Teste, finito in manette con l’accusa di aver picchiato e minacciato una coppia che si era recata presso la sua bottega per un lavoro, a loro dire, fatto male.
Minuti di terrore in cui sono partiti calci, pugni, bastonate nei confronti della coppia.
Ad accorgersi del parapiglia, condito con urla e minacce sentite anche da molti passanti, in via Giuseppe Candiani, sono stati gli agenti del Reparto Volanti. Il titolare della rapida, G.T., romano, classe ’68, stava minacciando con una lama i due clienti dopo averli colpiti più volte con una gamba di legno - arnese utilizzato nelle botteghe dei calzolai per le riparazioni delle scarpe usate - quando i poliziotti della volante 6 sono intervenuti per bloccarlo. La lite sarebbe scoppiata per futili motivi: le lamentele dei clienti avrebbero mandato su tutte le furie il calzolaio, al punto tale da averlo spinto all’aggressione prima con l’arnese di legno e poi con la lama, altro oggetto utilizzato con ogni probabilità come utensile.
L’artigiano ha tentato di giustificarsi, ma uno dei due clienti, un uomo colpito più volte alla testa ed al gomito, è subito apparso in gravi condizioni per le vistose ferite, motivando così il ricovero in ospedale e facendo scattare le manette ai polsi dell’aggressore. Sottoposto alle visite dei sanitari del Policlinico Casilino, la vittima è stata giudicata guaribile in venti giorni: nelle prossime ore dovrà essere operato per una serie di lesioni che hanno compromesso alcune funzioni dell’arto all’altezza del gomito. Il calzolaio invece è stato tradotto in carcere per lesioni e minacce aggravate e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.