Roma, blitz nel centro d'accoglienza per migranti Baobab: perquisizioni e controlli

Roma, blitz nel centro d'accoglienza per migranti Baobab: perquisizioni e controlli
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Martedì 24 Novembre 2015, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 19:35

Perquisizioni e identificazioni stamane all'alba in un centro di accoglienza per migranti a Roma, il Baobab. Una sessantina tra poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, con tanto di unità cinofile, hanno dato vita ad un blitz nella struttura di via Cupa per un controllo scattato nei giorni dell'allerta sicurezza dopo gli attentati di Parigi.

Dopo aver bloccato la strada con due mezzi blindati, si sono portati via oltre venti persone sprovviste di documenti.

Migranti che ora rischiano l'espulsione. «I controlli di polizia testimoniano che c'è efficienza nella prevenzione», ha rivendicato il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Mentre, via twitter, Matteo Salvini ha subito chiesto di «chiudere la struttura che li ospitava».

I migranti senza documenti, 23 tra magrebini, etiopi ed eritrei, sono stati condotti dalle forze dell'ordine all'ufficio immigrazione di via Patini. «È il primo blitz al Baobab - il commento di Davide, un volontario -. Ma dopo gli sconvolgimenti internazionali che ci sono stati ci attendevamo ripercussioni nel nostro centro che ospita rifugiati e transitanti, alcuni senza documenti». «Abbiamo avuto conferma da fonti della Questura che, come immaginavamo, tra le persone portate via non ci sono terroristi - ha riferito nel pomeriggio Marzia Di Mento, un'altra volontaria -.

Tuttavia è concreta la possibilità che molti vengano espulsi perchè irregolari. Noi ovviamente stiamo cercando di garantire loro tutta l'assistenza possibile. Stamattina la Digos, visto l'allarme terrorismo, ci ha intimato di non accogliere più persone senza documenti, senza averle prima segnalate. Ci domandiamo dove andranno a finire tutti i transitanti, che non vogliono essere riconosciuti in Italia perchè non è questa la loro destinazione ultima». Insomma la situazione dei migranti in arrivo o di passaggio a Roma, con l'allerta terrorismo e il Giubileo alle porte, rischia di complicarsi molto e di finire sempre più al centro delle diatribe politiche. Ed inevitabile è la polemica. Secondo il capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio, Arturo Scotto, la proposta di Matteo Salvini di chiudere il Baobab «è irresponsabile.

Questo centro nei giorni dell'emergenza migranti ha consentito di evitare un'esplosione sul terreno umanitario a Roma», ha sottolineato. Mentre da Forza Italia Daniela Santanchè ha rincarato la dose: «L'Isis è alle nostre costole. Contro chi è irregolare serve tolleranza zero». Per la Cgil di Roma, «il blitz di questa mattina al centro Baobab di Roma desta preoccupazione e perplessità. Sarebbe grave che, a fronte della minaccia terrorismo, si lanciasse un messaggio sbagliato e fuorviante sui rifugiati e i transitanti». Ma il prefetto della capitale Franco Gabrielli non ha dubbi: «il Baobab -ha detto- non è il primo e non sarà l'ultimo di una serie di interventi che faremo in tutta la città per verificare la presenza di persone che a mio giudizio, a maggior ragione in questi contesti, debbono essere opportunamente identificate. In questo momento lo sgombero non è il nostro obiettivo bensì provare a controllare quanto più possibile quello che avviene sul territorio della città e della provincia di Roma».