Tiburtino, tre banditi bloccati con le armi in pugno: stavano per assaltare una banca

Tiburtino, tre banditi bloccati con le armi in pugno: stavano per assaltare una banca
di Marco De Risi
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Lunedì 27 Gennaio 2014, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 22:50

Terrore al Teconopolo Tiburtino. Tre banditi con armi in pugno hanno tentato di fare irruzione in una filiale della Banca delle Marche, in via Peroni. Gli agenti della squadra mobile di Renato Cortese sono intervenuti a sirene spiegate tra i passanti bloccando i malviventi proprio all'entrata della banca. I banditi sono stati fatti sdraiare a terra e sono stati ammanettati di fronte ai clienti della banca terrorizzati.

I passanti si sono resi conto di quanto stava accadendo solo quando i poliziotti hanno spiegato loro che si trattava di rapinatori.

Gli agenti intervenuti erano appostati nelle vicinanze e stavano indagando sul gruppo di malviventi da tempo. Sequestrate due pistole calibro 9 con matricola abrasa. I tra banditi arrestati sono professionisti dei colpi a mano armata e la Mobile di Renato Cortese gli monitorava da tempo.

Ad indagare materialmente e ad intervenire in flagranza di reato gli agenti in borghese della sezione Antirapina, diretta da Andrea Di Giannantonio. Ma ecco i nomi degli arrestati. Si tratta dei fratelli Carlo e Luciano Becciu, sulla cinquantina, residenti al Tuscolano, pluripregiudicati. Il terzo è Roberto Burdieri, di Cinecittà, già balzato alle cronache per una serie di crimini feroci. Nel 2005 fu proprio il funzionario Andrea Di Giannantonio a scovarlo in Olanda dove faceva il cuoco. Era fuggito dal carcere romano di Rebibbia. Era ricercato per una condanna di tentato omicidio e rapina. Sempre Roberto Burdieri nel 1986 fu accusato di avere preso parte ad un colpo ad una banca di Chiavari (vicino Genova) insieme ad altri sei banditi armati di mitra e di una bomba a mano. Ci fu un drammatico scontro a fuoco con i carabinieri e un militare rimase gravemente ferito. Al termine del processo di primo grado il futuro cuoco fu condannato a venti anni di reclusione, poi ridotti a dodici in appello. Durante il primo permesso premio, però, Burdieri si allontanò quando gli mancavano due anni e nove mesi per finire di scontare la pena. Poi l’arresto in Olanda. Ultimamente era stato scarcerato. Oggi pomeriggio è stato catturato insieme ai due complici camuffato con parrucca e con la pistola in pugno con il colpo in canna.