Rissa tra genitori in una scuola media
Litigano per le figlie e spunta un'ascia

Rissa tra genitori in una scuola media Litigano per le figlie e spunta un'ascia
di Riccardo Di Vanna
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Sabato 1 Marzo 2014, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 15:36
Si sono fronteggiati nell’atrio di una scuola media come fossero su un campo di battaglia, per una questione innescata da due ragazzine.

È l'incredibile storia di due coppie di genitori romani che, nel tentativo di risolvere un banale litigio scoppiato tra le loro bambine, hanno dato luogo ad una rissa senza esclusione di colpi, arrivando persino a brandire un'ascia. Una storia conclusasi senza gravi conseguenze per i soggetti coinvolti, ma che ha finito comunque per trascinare i quattro adulti davanti al giudice del tribunale monocratico capitolino, con accuse che vanno dalla minaccia al danneggiamento, fino alle lesioni personali.



A far scoppiare la violenta lite, nel maggio del 2008, sarebbe stata una normalissima antipatia tra compagne di corso. Una delle alunne racconta alla mamma di non voler più andare a scuola perché bersaglio di pesanti dispetti da parte di una studentessa più grande. Convinta di poter risolvere la faccenda, la donna si reca a scuola in compagnia del marito e si avvicina all’ingresso per esporre il problema alle insegnanti. Proprio nell’atrio, però, incontra la presunta bulla e sua madre, e in un attimo si accende una mischia che coinvolge le due donne e le minori.



IL PARAPIGLIA

All'arrivo del marito della signora il confronto si trasforma in un parapiglia senza esclusione di colpi, tanto che nella confusione l'uomo avrebbe anche colpito la ragazzina tanto temuta dalla figlia, provocandole lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.

In un secondo momento, a far precipitare la situazione sarebbe poi sopraggiunto anche il papà della studentessa più grande. Dopo aver tenuto testa per qualche minuto alla coppia rivale, l'uomo si sarebbe allontanato insieme alla moglie per raggiungere la propria autovettura e prendere un’ascia con la quale puntare di nuovo verso la scuola. A questo punto, però, gli altri due genitori si sarebbero rifugiati all’interno dell’edificio, rimanendo in balia degli aggressori insieme a docenti e bidelli. All'arrivo dei carabinieri della stazione di Tor Sapienza, gli assedianti avevano già mandato in frantumi la vetrata d'ingresso. «È una vicenda ancora tutta da chiarire -ha affermato Carla Giordano, avvocato difensore di una delle due coppie - attendiamo l'esito del dibattimento».