Rifiuti, a Velletri una discarica anche per l'immondizia di Roma

Rifiuti, a Velletri una discarica anche per l'immondizia di Roma
di Eugenia Belvedere
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Mercoledì 3 Settembre 2014, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 07:51
Velletri rischia di ospitare un impianto in cui confluiranno ogni giorno centinaia di tonnellate di rifiuti di Roma e del resto del Lazio.

Una società creata il 17 luglio, Ecoparco srl, ha presentato, il 25 agosto, al Comune di Velletri, alla Provincia di Roma e alla Regione Lazio un progetto per la realizzazione di un Tmb (trattamento meccanico biologico), un’area per il compostaggio, un impianto per la produzione di biogas e un’area di stoccaggio per due milioni di metri cubi di rifiuti (di fatto una discarica). Dove? In zona Cinque Archi. Questo, semplificando, significa che a pochi passi da un'area agricola adibita alla produzione del vino di Velletri, si potranno lavorare i rifiuti di una città come Roma per tre o quattro anni.



CAVA ALL’ASTA

Il sito dove dovrebbe sorgere il polo impiantistico integrato, attualmente utilizzato come cava per l'estrazione della pozzolana, è dal 2008 di proprietà della Apl Immobiliare srl, società della famiglia Cecchini. Imprenditori veliterni, imparentati con il consigliere regionale Giancarlo Righini, i Cecchini acquistarono il terreno a un’asta per 820mila euro. I precedenti proprietari, la famiglia Masella, agricoltori da generazioni, fallirono nel 2007. Acquisendo il terreno la Apl Immobiliare srl, promise che avrebbe lasciato alla famiglia Masella la gestione dell’attività di estrazione della pozzolana, nel frattempo intrapresa. In cambio stabilirono un affitto e richiesero la fornitura di pozzolana per le attività edili della Apl Immobiliare. Dal 2008 i Masella, che hanno l'abitazione nel terreno che diventerà una discarica, hanno versato circa 920mila euro.

A metà agosto la sorpresa: lo sfratto dell’attività e la notizia che la Apl Immobiliare non aveva fatto richiesta per la proroga dei diritti di estrazione della pozzolana. La richiesta di sospensione dello sfratto, presentata dall’avvocato della famiglia Masella, Ascanio Cascella, doveva esser discussa di fronte al giudice del tribunale veliterno Riccardo Audino, ma è stata rimandata a novembre e trasferita a un altro giudice. La Apl Immobiliare fa sapere che comunque c’è un preliminare di acquisto vincolato all’approvazione del progetto della discarica con la Ecoparco srl. Questa società è costituita al 50 per cento da una società romana che si occupa già di smaltimento rifiuti e da un perito minerale, ex consulente della famiglia Masella, ha la sede legale in uno studio di avvocati romani.



VERIFICHE COMUNALI

Il sindaco di Velletri, Fausto Servadio, fortemente contrario alla realizzazione della discarica e degli altri impianti, ha effettuato ieri mattina un primo sopralluogo alla cava di pozzolana, ed ha fissato i rilievi tecnici per la prossima settimana. Il Comune di Velletri, insieme alla azienda partecipata Volsca Ambiente, ha in progetto da tempo per un’area vicina un impianto di biogas. Corrado Bisini, presidente dell’associazione ambientalista La Spinosa, commenta: «Anche il Comune di Velletri a soli 500 metri ha in progetto di costruire un impianto biogas, che fanno giocano al raddoppio? Comunque più che l'impianto di biogas ci preoccupano i volumi del progetto. I due milioni di metro cubi di rifiuti Velletri certamente non li produce, resta da verificare chi riempirà la cava». I rifiuti potrebbero essere quelli di Roma, ma anche di altri Comuni del Lazio trasformando la zona in una grande miniera per la gestione dell’immondizia.

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