Manlio Cerroni, il patron di �Malagrotta� e di un altro centinaio di discariche sparse in tutto il mondo, ai domiciliari con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, ricorre al Tribunale del Riesame per sollecitare la revoca della misura restrittiva al quale � sottoposto.



I difensori dell'imprenditore, gli avvocati Bruno Assumma e Giorgio Martellino, hanno depositato oggi l'istanza presso la segreteria dell'organo competente sulla legittimità delle ordinanze di custodia cautelare riservandosi, tuttavia, di motivare tale iniziativa. Secondo quanto si è appreso anche gli altri sei indagati finiti agli arresti domiciliari presenteranno lunedì prossimo istanza al Tribunale del riesame.



A metà settimana, ragionevolmente, sarà fissata l'udienza per l'esame delle richieste. Intanto l'inchiesta dei pm Alberto Galanti, Maria Cristina Palaia e Simona Maisto prosegue anche su altri filoni di indagine. Per questo motivo saranno ascoltati prossimamente altri indagati, i quali sono complessivamente non meno di 24, e testimoni.