Rapina a Renato Zero, presi 2 sospetti
in manette la banda dei rolex

Rapina a Renato Zero, presi 2 sospetti in manette la banda dei rolex
di Davide Gambardella e Marco De Risi
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Domenica 25 Maggio 2014, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 13:41
Gli ultimi due colpi li hanno messi a segno l’altro ieri ai danni di due facoltosi professionisti: due orologi dal valore superiore ai 30mila euro.



Ma subito dopo sono scattate le manette per la banda di rapinatori napoletani specializzati in Rolex, le cui vittime predilette erano vip e professionisti della capitale. Si tratta con molta probabilità della stessa gang che, pochi giorni fa, aveva rapinato Renato Zero. Manca ancora il riconoscimento formale ma l’identikit delineato subito dopo il colpo sia dal cantautore che dal custode del residence in cui abita, corrisponderebbe alle caratteristiche di almeno due dei componenti della banda.

Quando sono stati catturati, i banditi stavano parcheggiando i motorini (a cui ogni volta sostituivano le targhe) per entrare nella stazione Cipro della linea A della metropolitana e da lì raggiungere Termini da dove poi rientrare a Napoli in treno: il loro abituale modus operandi. Ma gli investigatori della VI sezione squadra Mobile di Roma, coordinati dal dirigente Francesco Stampacchia, gli sono saltati addosso: si tratta di tre trentenni e un cinquantenne, tutti napoletani.



L’ULTIMO COLPO

Gli agenti li stavano seguendo da via Aurelia Antica dove avevano messo a segno il loro ultimo colpo ai danni di un banchiere responsabile di un consorzio di istituti di credito operante nel sud Italia, rapinato mentre viaggiava sulla sua Mercedes. L’autista della vettura non si sarebbe accorto dei banditi che, in sella a tre Honda SH 300, li stavano seguendo: intorno alle quattro del pomeriggio, quando erano fermi al semaforo, sarebbe scattato il raid: hanno aggredito l’uomo seduto sul lato passeggero strappandogli un Patek Philippe modello “Le ore del Mondo” dal valore di circa 35mila euro e sono fuggiti. Dopo l’arresto, durante la perquisizione sono venuti fuori le prove di un altro recente colpo della banda: un Rolex Daytona che uno dei malviventi aveva ancora nascosto negli slip. Era stato rapinato, nello stesso pomeriggio, ad un broker assicurativo. Due rapine in poche ore, dunque. E, secondo gli investigatori, solo le ultime in ordine cronologico. A riguardare i colpi con una simile dinamica dei giorni e dei mesi precedenti l’elenco potrebbe allungarsi. Tra gli altri, quello ai danni di Renato Zero, lo scorso 9 maggio, ha suscitato molto clamore . Dalla meticolosa attività investigativa svolta anche grazie all’ausilio delle foto segnaletiche della sezione antirapina della Questura di Napoli, risulta ora che almeno due dei banditi arrestati dalla Mobile potrebbero essere gli stessi che, fingendosi fan del cantautore, sono riusciti ad avvicinarlo mentre rientrava a casa, sulla via Cassia, e con la scusa di un autografo gli hanno strappato via dal polso un prezioso Audemars Piguet del valore di 45mila euro.



L’IDENTIKIT

Ad confermare i sospetti della Mobile ci sarebbe l’identikit delineato in base alle indicazioni sia di Renato Zero che dell’unico testimone, il portiere dello stabile in cui risiede l’artista. Una delle descrizioni («mi ha aggredito un uomo con capelli e barba biondi» rivelò Zero) sarebbe compatibile con N.B., 33 anni, uno degli arrestati.

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