Regione Lazio, investimenti per 4 miliardi: al primo posto sanità e trasporti

Regione Lazio, investimenti per 4 miliardi: al primo posto sanità e trasporti
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 18 Luglio 2014, 22:41 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 01:21


«Abbiamo approvato la nuova programmazione: tra fondi europei e regionali si tratta di oltre 4 miliardi di euro». Ieri il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha annunciato un massiccio piano di investimenti che metterà insieme risorse in parte in arrivo dall’Unione europea (2,6 miliardi), in parte dell’ente di via Cristoforo Colombo. Nella lista dei 45 progetti che saranno finanziati ci sono alcuni interventi importanti per Roma e per il resto del Lazio. Alcuni esempi: 1,2 miliardi saranno investiti in politiche per lo sviluppo economico (si parla anche di banda larga); 360 milioni «per affermare il diritto alla formazione e all'occupazione»; 113 milioni per l'integrazione socio-sanitaria, 625 milioni per la sostenibilità ambientale (20 milioni per la valorizzazione del fiume Tevere); 965 milioni per infrastrutture e trasporti (di cui 293 milioni per la tratta della Metro C che arriverà a piazza Venezia e 117 milioni per la superstrada Civitavecchia-Orte-Terni) e 460 milioni per la coesione sociale.



LE SCELTE

Come sono stati accumulati i 4,1 miliardi di euro? La parte dei Fondi della Ue è di 2,6 miliardi, il resto sono fondi regionali. Tutto questo è stato messo nero su bianco nelle proposte dei Programmi Operativi Regionali per il nuovo ciclo 2014-2020 di Programmazione dei Fondi europei approvate dalla giunta regionale. La precedente programmazione, precisano in Regione, era di 2 miliardi per la fetta dei fondi dell’Unione europea e dunque è stato ottenuto un incremento di 600 milioni. «Abbiamo anche recuperato nell’ultimo anno 481 milioni che altrimenti sarebbero tornati a Bruxelles». Osserva Zingaretti: «Programmare significa smetterla con in soldi finti, con le poste di bilancio senza alcuna copertura. Noi diciamo basta fondi virtuali, parliamo di risorse vere che produrranno sviluppo e opere vere». Nel dialogo con l’Europa il Lazio vuole giocare un’altra carta. Spiega il governatore: «Puntiamo ad ottobre, a presentare in un grande evento, la nascita del nuovo Ufficio Europa della Regione Lazio, che ridarà vita all’ufficio di Bruxelles. Sarà un punto di riferimento per parlare di Europa con il Lazio sia per i sindaci dei comuni, sia per gli imprenditori, sia per i cittadini che per i parlamentari europei».



Sul fronte delle comunicazioni, dei trasporti e della mobilità, oltre ai quasi 300 milioni per la Metro C, ci sono altri investimenti «strategici». C’è la valorizzazione del Tevere, «pensiamo agli acquisti di treni, tram e bus», alla «banda larghissima in tutta la Regione per renderla più competitiva», «la superstrada Civitavecchia-Orte, che non è una strada come le altre, ma è la strada che, conclusa, unirà finalmente il più grande porto crocieristico del mediterraneo con l'arteria autostradale che passa per Orte». Infine, «utilizzeremo i fondi Ue anche per la sanità: apriremo nuove case della salute. In Regione ieri hanno anche mostrato delle slide per spiegare la situazione ereditata e quella attuale: «Un anno fa eravamo in condizione di insolvenza finanziaria, con 12 miliardi di debiti commerciali. Ed eravamo l’ultima Regione per l’utilizzo dei fondi europei. I pagamenti per le imprese non sanitarie erano a 1.000 giorni, per quelle sanitarie a 350. Oggi la situazione è molto migliorata: ci sono 7,2 miliardi di debiti in pagamento, il 100% dei fondi europei inutilizzati tra 2007 e 2013. I pagamenti per le imprese sanitarie sono a 150 giorni, per le altre sono a 500 giorni». Commenta il presidente di Confcommercio Lazio, Rosario Cerra: «I 45 progetti presentati dalla Regione impegnano risorse preziose per il rilancio dell'economia».



Ieri, intanto, Moody's, l'agenzia statunitense di valutazione finanziaria, ha confermato il rating della Regione a Ba2, con prospettiva stabile.



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