Lazio, l'Irpef aumenta dal 2015
La Regione: evitato il default

Lazio, l'Irpef aumenta dal 2015 La Regione: evitato il default
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 27 Novembre 2013, 05:43 - Ultimo aggiornamento: 21:59
Irpef nel Lazio, l'aumento ci sar: il bilancio di previsione 2014 della Regione innalza l'addizionale regionale dello 0,6 per cento. Ma abbiamo salvato il Lazio dal fallimento, precisa il governatore Nicola Zingaretti. Vedremo gli effetti sulle buste paga del 2015 e saranno dolorosi, anche se graduali. Hanno spiegato ieri in Regione, nel presentare la manovra che arriverà in aula a dicembre: «Si tratta di un aumento delle aliquote che sarà limitato e fortemente progressivo. Su poco meno di 3 milioni di contribuenti quasi un milione (il 32 per cento) non pagherà nulla (fino a 15 mila euro di reddito); oltre un milione di contribuenti nella fascia mediana di reddito (oltre il 40 per cento, con redditi fino a 35mila euro) paga in media 3,25 euro al mese. Per gli altri parliamo di aumenti per lo più contenuti tra i 10 e i 20 euro mensili». Perché nel Lazio arriva questa nuova tegola (sia pure dal 2015)?



LE CAUSE

«Con i numeri del bilancio regionale che abbiamo ereditato, confermare l'aumento Irpef dello 0,6 per cento nel 2015 è inevitabile. Molto hanno pesato anche i debiti fuori bilancio scoperti in questi mesi: oltre 700 milioni per il Trasporto pubblico locale di Roma; oltre 100 milioni per le Rsa (residenze sanitarie assistenziali); oltre 10 milioni per i contributi ad enti culturali». La giunta Zingaretti ieri ha sottolineato l'importanza di avere immesso nell'economia laziale linfa vitale, vale a dire gli 8,3 miliardi di euro per il pagamento dei debiti arretrati della Regione, «dando così ossigeno alla ripresa». Tesi di Zingaretti: abbiamo salvato il Lazio dal default, perché se non si pagavano i debiti (12 in totale) «le imprese avrebbero messo in mora la Regione, smesso di pagare gli stipendi, smesso di pagare la rata dei mutui sul debito pregresso. Questo avrebbe significato il crash del bilancio regionale».



Al di là dello scenario catastrofico tracciato da Zingaretti, va ricordato che il Lazio, come altre regioni, ha sfruttato l'opportunità offerta dal decreto 35 del governo Monti per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni. «Siamo stati i primi a firmare il contratto con il governo, ottenendo subito il riconoscimento di oltre 5 miliardi. Si conta di aggiungere nel 2014 altri 3 miliardi. Il debito commerciale della Regione ha iniziato una parabola discendente: da 12 miliardi del 2012, a 10,4 nel 2013, a 6 nel 2014. Si ha una stima di impatto sul Pil pari a + 0,7 - + 1% l'anno per i prossimi tre anni, per un aumento totale tra il 2,1 e il 3». Ma visto che non ci sono pasti gratis, il Governo ha imposto a copertura di queste risorse un innalzamento progressivo dell'aliquota Irpef pari a +0,6% nel 2015 e un ulteriore +1% nel 2016. «L'obiettivo è ridurre le tasse dal 2017 e scongiurare dal prossimo anno il nuovo aumento dell'1% imposto dal governo». Commenta Zingaretti (alla conferenza hanno partecipato anche il vicepresidente Massimiliano Smeriglio e l'assessore al Bilancio, Alessandra Sartore): «Questo bilancio è il racconto dei numeri della paura e della speranza. Sono più sereno: con l'avvio dell'iter del Bilancio 2014, il rischio del crac è passato». A Zingaretti arriva la benedizione del segretario regionale del Pd, Enrico Gasbarra: «Ha salvato la Regione».