Recuperato il "tesoro" del generale Speciale: arrestati due serbi e un romano

Recuperato il "tesoro" del generale Speciale: arrestati due serbi e un romano
di Giulio Mancini
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Martedì 3 Febbraio 2015, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 19:16

Le indagini dovranno chiarire quale ruolo abbiano avuto i tre fermati nella rapina consumata la sera di sabato 31 gennaio all'Infernetto ai danni dell'ex comandante delle Fiamme Gialle Speciale.

Tre persone, due serbi di 26 en 17 anni, più un romano di 31, sono finite in manette nella serata di lnedì, con l'accusa di ricettazione: detenevano gioelli e orologi rapinati sabato sera all’ex comandante generale della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, e alla consorte nella loro casa all'Infernetto.

L’operazione ha avuto inizio quando una volante della polizia, transitando in viale Palmiro Togliatti, ha intercettato un’auto con tre persone a bordo che, alla vista degli agenti, hanno mostrato chiari segni di nervosismo.

L’auto pertanto è stata bloccata ed i tre occupanti sono stati fatti scendere dal mezzo.

Nel corso del controllo, due di loro sono stati trovati in possesso di alcuni gioielli di cui non hanno saputo giustificare il possesso, cosa che ha fatto scattare un più approfondito accertamento.

Nel controllare il veicolo, i poliziotti hanno rinvenuto nell’alloggiamento della ruota di scorta una sacca con all’interno numerosi orologi di valore. L'atteggiamento insofferente dei tre ha reso necessario l’intervento sul posto di altre pattuglie per evitare che i fermati potessero decidere di dileguarsi.

Condotti negli uffici della Squadra Mobile, sono stati identificati per due cittadini di nazionalità serba, di 26 e 17 anni, ed il terzo per un 31enne italiano.

Immediate sono scattate le perquisizioni domiciliari, nel corso delle quali sono stati rinvenuti altri gioielli provento della rapina in casa dell’ex Generale.

Pertanto, valutato il fondato pericolo di fuga, i due maggiorenni sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, mentre il minore è stato denunciato. L’accusa dalla quale dovranno al momento difendersi i tre è quella di ricettazione, mentre le successive indagini cercheranno di accertare l’esatta dinamica della rapina del 31 gennaio ed il loro eventuale coinvolgimento.

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