«CALMA APPARENTE»
Parla di «calma apparente» Roberto Torre del comitato di quartiere Tor Sapienza: «Temo possano esserci ancora tensioni, i problemi restano». Resta il degrado dei palazzoni Ater di via Morandi, la paura di dover tornare a casa correndo la sera per evitare brutti incontri. «La linea bus 451 ad esempio non ferma in viale Morandi, siamo costrette a correre la sera perché abbiamo paura» racconta Morena. In zona c'è ancora la banda del Ko che ha seminato il panico al Quarticciolo e ha aggredito un anziano in viale Giorgio Morandi. C'è chi dice che lunedì la banda abbia colpito ancora in via delle Palme, a Centocelle. C'era poi la promessa di creare una caserma dei carabinieri nell'ex scuola abbandonata di via Appiani. «Hanno fatto solo un sopralluogo - dice Teresa Santa Buccinà - la struttura è accanto alla scuola Marco Pizzicaroli, è una questione di sicurezza». Teresa racconta delle prostitute che «continuano a stazionare in via De Chirico e piazza Pino Pascali, dei furti nelle auto. «Le mamme che vanno a prendere i figli a scuola in via Appiani hanno paura - dice Lucillo Petrucci - siamo assediati da accampamenti abusivi». È stata rubata anche la bici di un sacerdote della parrocchia di via di Tor Sapienza che era andato a portare la comunione agli anziani. Arianna Spolentini, incinta di sei mesi, parla di «coprifuoco la sera, la mattina provo a fare una passeggiata su viale Giorgio De Chirico, ma sono costretta a vedere prostitute. Mio padre che vive ai Castelli non vuole più venire a trovarmi: in via degli Armenti è un continuo di furti dentro le auto». «Non ce la facciamo più, siamo assediati da accampamenti abusivi, i cassonetti sono stracolmi, subiamo continui furti» dice Sonia Di Carlo. Al bar Lory di viale Giorgio Morandi ieri uno degli ospiti del centro rifugiati prendeva un caffè. «Non siamo razzisti, mai negato l'accesso a qualcuno» conferma con forza la proprietaria Lorena Allegrezza che dà lavoro a Cristina e Yonuz, entrambi romeni.