I fatti sono accaduti nella tarda serata di ieri all'interno del campo nomadi di via Candoni. Dopo la segnalazione al 113, sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato San Paolo che hanno affidato l'uomo alle cure degli operatori del 118, che lo hanno trasportato d'urgenza in ospedale. Le sue condizioni sono apparse subito gravi e i medici lo hanno già sottoposto a due delicatissimi interventi chirurgici alla testa.
I poliziotti, nonostante gli occupanti del campo non abbiano voluto collaborare con gli investigatori, sono riusciti comunque a ricostruire i momenti più tragici della vicenda e a dare un nome al presunto aggressore.
Braccato dalla Polizia, capendo di non avere più possibilità di fuga, si è presentato, insieme al figlio di 10 anni, presso i carabinieri di Villa Bonelli che, dopo averlo identificato, lo hanno consegnato alla Polizia di Stato. Ascoltato dagli agenti, il 45enne ha dichiarato di non avere nulla a che fare con il ferimento del cinquantasettenne, che ieri sera, a seguito di una spinta datale dal figlio minore, sarebbe caduto all'indietro battendo il capo. Apparso evidente il tentativo dello stesso di depistare le indagini, accusando il figlio minore non imputabile, al termine degli accertamenti gli agenti hanno proceduto al suo fermo. Messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, l'uomo è stato condotto in carcere.
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