Ostia, impianto d'irrigazione rotto: muore il verde del Centro storico

Ostia, impianto d'irrigazione rotto: muore il verde del Centro storico
di Giulio Mancini
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Giovedì 2 Luglio 2015, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 21:08
Muore sotto i colpi della calura, il verde pubblico di Ostia. Un guasto da aprile blocca l’impianto d’irrigazione del Centro storico e l'autocisterna del Servizio giardini non può circolare perchè priva del certificato di revisione. E il X Municipio, per correre ai ripari, sceglie di impiegare i detenuti per la cura del decoro.

Ha un valore di appena 150 euro il pezzo mancante all’impianto di irrigazione rotto in corso Regina Maria Pia. Così tutte le aiuole di Regina Pacis, sotto il Palazzo del Governatorato, in piazza Anco Marzio, sono bruciate dal caldo. Ingialliti anche i giardini del Pontile, restaurati appena un anno fa. «In occasione della ricorrenza della strage di Capaci, il Sindaco ha commemorato la figura di Falcone e della sua scorta, donando a piazza Anco Marzio alcune piante di arancio – riferisce un negoziante della zona - In tutto questo tempo non si è visto un solo giardiniere e se non fosse per noi che diamo qualche secchio d’acqua, questi alberelli sarebbero già da buttare».



Il delegato del sindaco Alfonso Sabella, a capo del X Municipio dopo le dimissioni del presidente Andrea Tassone, non chiarisce tempi e modi per risolvere il disservizio. In compenso, d’intesa con Emilia Turiano, direttore dell'Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Roma e Latina, ha dato il via a un progetto di impiego di condannati per il recupero del decoro cittadino. Il piano durerà tre mesi e impiegherà 14 persone sottoposte a provvedimenti di esecuzione penale esterna, che svolgeranno interventi di decoro urbano: lavori di cura del verde, pulizia e manutenzione di strade, parchi e giardini nonché delle aree limitrofe alla riserva naturale di Castelporziano.



I lavoratori sono fra quelli affidati in prova ai servizi sociali, residenti nel Comune di Roma, e inoccupati. Scelti in base alle graduatorie elaborate dal Tribunale di Sorveglianza che ha stabilito pene alternative alla detenzione, devono scontare meno di quattro anni di residuo.



Ciascun condannato riceverà un compenso attraverso i cosiddetti buoni-lavoro: 10 euro l’ora dei quali circa 7,50 al lavoratore ed il resto all’Inps e all’Inail. I gruppi di operatori lavoreranno diretti da un caposquadra del Servizio Giardini del X Municipio. L’operazione, che farà da apripista per un impiego ulteriormente esteso a Roma in occasione del prossimoGiubileo della Misericordia, costerà al Municipio circa 70mila euro.
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