Ostia, il Campidoglio prova a riprendersi
i poteri del Municipio sulle spiagge

Ostia, il Campidoglio prova a riprendersi i poteri del Municipio sulle spiagge
di Giulio Mancini
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Venerdì 4 Settembre 2015, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 14:46
E' scontro sul tentativo che proverà oggi in Commissione Statuto l'amministrazione Marino: fare un passo indietro nel decentramento e sottrarre la gestione delle spiagge al municipio di Ostia commissariato per mafia.



“Marino e Sabella tentano il colpo di mano sul decentramento amministrativo di Ostia: mentre è in atto il commissariamento del Governo, tentano di strappare al Municipio X le competenze in materia di demanio marittimo e di assetto delle spiagge”. La denuncia è del capogruppo di Forza Italia, Davide Bordoni alla luce della convocazione per oggi della commissione capitolina allo Statuto.



All’ordine del giorno quella commissione la “modifica del Regolamento speciale del Decentramento Amministrativo nel Municipio Roma XIII, ora Roma X. Soppressione dell’art. 13”. L’articolo 13 della delibera voluta dal Consiglio Comunale dell’allora sindaco Gianni Alemanno il 18 aprile 2011 assegna al municipio di Ostia “la competenza in materia di: A) progetti di assetto e valorizzazione del litorale ed i relativi atti di esecuzione, d’intesa con l’ente gestore della riserva naturale statale del litorale romano; B) manutenzione del Canale Pescatori; C) gestione, pulizia e manutenzione degli arenili e delle spiagge non in concessione, nonché manutenzione delle opere di difesa a riva e a mare, sulla base degli indirizzi operativi emanati dalla Giunta Municipale; D) gestione dei servizi connessi alla balneazione della spiaggia di Castelporziano e Capocotta, sulla base degli indirizzi adottati dalla Giunta Municipale e d’intesa con l’ente gestore della riserva naturale statale del litorale romano; E) Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA)”. In quello stesso articolo del Regolamento, è fissato anche che “Sono altresì di competenza del Municipio le attività istruttorie ed il rilascio delle licenze per gli stabilimenti di balneazione di cui all’art. 19, comma 1, n. 8), del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616; il Municipio assicura la salvaguardia dei beni di interesse artistico, archeologico e storico, su conforme parere della Sovrintendenza comunale, nonché la tutela del paesaggio e della salubrità ambientale della zona del litorale marino di propria competenza”.



“Sottrarre una serie di competenze ad un Municipio che è stato affidato dal Governo alla gestione prefettizia non mi sembra una procedura corretta, non solo sotto il profilo giuridico ma soprattutto di rispetto tra istituzioni. Solleveremo la questione nelle sedi opportune”.



Appena il giorno dopo la nomina dei tre prefetti incaricati di amministrare il X Municipio sciolto per mafia, l’assessore capitolino alla Legalità, Alfonso Sabella, ha annunciato la manovra di riappropriazione di quei poteri. «La competenza sul Litorale la tolse al Comune la giunta Alemanno, un errore perché consegnava la gestione delle spiagge al presidente del municipio. - spiegò Sabella - Perché il mare di Ostia è il mare di Roma e da Roma deve essere gestito». Un atteggiamento che avrebbe sollevato la contrarietà del “triumvirato prefettizio” nominato dal Consiglio dei Ministri: Domenico Vulpiani, Rosalba Scialla e Maurizio Alicandro.
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