Immaginate la Chevrolet Suburban con le bandierine a stelle a strisce sfrecciare per i Fori Imperiali mentre centinaia di ambulanti salutano sventolando parei made in China. Al semaforo di Largo Corrado Ricci Barack Obama avrebbe potuto anche avere la benedizione del finto Papa Wojtyla che in cambio di un sorriso chiede qualche moneta. Poi ecco lo spettacolo dell’illusionismo con i fachiri sospesi nell’aria che impediscono la visuale dei Fori. Una volta sceso dalla Suburban, Mr President davanti al Colosseo avrebbe potuto acquistare un panino con salsiccia da uno dei tanti camion bar che assediano l’area. Ancora qualche passo ed ecco la stretta di mano con i gladiatori acchiappa turisti. Riavvolgete il nastro dell’incubo che sarebbe potuto rimanere impresso nelle immagini trasmesse da tutti i network del mondo.
IL VIDEO
Fortunatamente non è andata così giovedì quando Obama ha visitato il Colosseo.
AL BAZAR
Ieri pomeriggio, poco dopo le 16, il gran bazar al Colosseo era in piena attività. I gladiatori erano tornati al loro posto, l’esercito di ambulanti abusivi erano pronti a spartirsi con uno sguardo il territorio e le prede (i turisti): un gruppo sulle basole antiche a ridosso del Colosseo, un altro in via di San Gregorio, un altro ancora alla fermata degli open bus da dove scendono decine di potenziali acquirenti. Loro, i venditori abusivi, quasi tutti del Bangladesh, raccontano di guadagnare «solo pochi centesimi per ogni oggetto acquistato all’ingrosso a piazza Vittorio proveniente da Corea del Sud, Cina e Napoli». Il suk ha continuato ad avvolgere il Colosseo per tutto il giorno nella più totale assenza di controlli e di vigili. Neanche un fischietto a far compagnia al mercatino che continua ad assediare l’area archeologica del Colosseo.
laura.bogliolo@ilmessaggero.it
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