Obama addio, al Colosseo torna il suk, riecco camion bar e gladiatori

Obama addio, al Colosseo torna il suk, riecco camion bar e gladiatori
di Laura Bogliolo
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Sabato 29 Marzo 2014, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 21:44

​Immaginate la Chevrolet Suburban con le bandierine a stelle a strisce sfrecciare per i Fori Imperiali mentre centinaia di ambulanti salutano sventolando parei made in China. Al semaforo di Largo Corrado Ricci Barack Obama avrebbe potuto anche avere la benedizione del finto Papa Wojtyla che in cambio di un sorriso chiede qualche moneta. Poi ecco lo spettacolo dell’illusionismo con i fachiri sospesi nell’aria che impediscono la visuale dei Fori. Una volta sceso dalla Suburban, Mr President davanti al Colosseo avrebbe potuto acquistare un panino con salsiccia da uno dei tanti camion bar che assediano l’area. Ancora qualche passo ed ecco la stretta di mano con i gladiatori acchiappa turisti. Riavvolgete il nastro dell’incubo che sarebbe potuto rimanere impresso nelle immagini trasmesse da tutti i network del mondo.

IL VIDEO

Fortunatamente non è andata così giovedì quando Obama ha visitato il Colosseo.

Fortunatamente nel video «Travels with The President - Rome» che la Casa Bianca ha pubblicato su YouTube, l’auto di Obama viene ripresa mentre sfreccia in una via dei Fori Imperiali surreale (almeno per noi romani), perché priva di degrado, venditori improvvisati e camion bar. Pochi secondi che ci hanno fatto conoscere quello che potrebbe essere il vero volto di Roma. La visita del presidente degli Stati Uniti ha regalato un’eccezionale giornata di civiltà all’area archeologica del Colosseo: le misure di sicurezza hanno imposto tolleranza zero contro camion bar, bancarelle e il suk che ieri è tornato in tutta la sua prepotenza. Era appena l’alba quando i camion bar hanno preso posizione davanti al Colosseo, lungo via dei Fori Imperiali e a ridosso di piazza Venezia. Un ritorno annunciato che non ha sorpreso i romani che ieri mattina andando al lavoro sui bus borbottavano: «Obama è andato via, tutto è tornato come prima». Il «prima» è un carosello ormai noto di camion bar, bancarelle e di un esercito di venditori abusivi pronti a rincorrere i turisti per offrire la solita merce: dieci euro per un pareo che mostra le parti intime di una statua, cinque per collanine in plastica, uno per un nuovo oggettino che sta diventando un’ossessione per gli insistenti venditori: un cubo trasparente con la veduta tridimensionale del Colosseo.

AL BAZAR

Ieri pomeriggio, poco dopo le 16, il gran bazar al Colosseo era in piena attività. I gladiatori erano tornati al loro posto, l’esercito di ambulanti abusivi erano pronti a spartirsi con uno sguardo il territorio e le prede (i turisti): un gruppo sulle basole antiche a ridosso del Colosseo, un altro in via di San Gregorio, un altro ancora alla fermata degli open bus da dove scendono decine di potenziali acquirenti. Loro, i venditori abusivi, quasi tutti del Bangladesh, raccontano di guadagnare «solo pochi centesimi per ogni oggetto acquistato all’ingrosso a piazza Vittorio proveniente da Corea del Sud, Cina e Napoli». Il suk ha continuato ad avvolgere il Colosseo per tutto il giorno nella più totale assenza di controlli e di vigili. Neanche un fischietto a far compagnia al mercatino che continua ad assediare l’area archeologica del Colosseo.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it

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