«Dopo 11 anni sono tornato a casa». Con queste parole il nuovo questore di Roma, Nicolò D'Angelo, ha salutato gli organi di stampa nel giorno del suo insediamento. «Credevo fosse concluso il mio percorso da questore - ha aggiunto, riferendosi ai precedenti incarichi ricoperti alle questure di Perugia e Latina - poi mi sono trovato proiettato su questa sedia dove si vivono gioie e dolori».
Niccolò D'Angelo, originario di Trapani succede a Massimo Maria Mazza.
crimine. Ho combattuto il fenomeno da dentro e quel che non mi torna dopo tutti questi anni è il non aver riconosciuto ai criminali il reato 416/bis di associazione mafiosa».
Sul fronte del rischio terrorismo il nuovo Questore non nasconde che è un momento difficile e Roma è la culla della cristianità, «ma - dice - non dobbiamo neanche fare allarmismi». Definisce Roma una città «complessa», non nasconde che ci sono problemi sulla sicurezza, «ma è questa la grande sfida - aggiunge - continuare il lavoro di chi mi ha preceduto e dare ai romani una città ancora più sicura e aumentare la percezione sulla sicurezza».
D'Angelo ha ricordato la sua lunga esperienza negli uffici di Via di S.Vitale. «Tutto sommato sono abituato, perchè per tanti anni ho lavorato qui a Roma. Sono onorato di questo incarico e spero di far bene - ha proseguito - so che ci sono delle aspettative e sono tanti gli impegni che mi aspettano in una città complessa come Roma».