Il Cimitero americano, che è territorio Usa, è un'istituzione in città: l'area fu usata per seppellire i soldati subito dopo lo sbarco del 22 gennaio 1944. Vi sono sepolti 7.861 soldati caduti negli sbarchi in Sicilia, a Salerno, ad Anzio e Nettuno, tra cui 16 donne. A scorrere le bianche croci in marmo, si legge di una generazione perduta di giovani. E a loro si aggiungono i nomi di 3.000 dispersi, incisi nella cappella. Tanti i visitatori stranieri, tanti i nettunesi, dalle scuole in visita di istruzione a chi porta amici in tour o i bambini a passeggio, a chi usa il vasto spazio verde per lo jogging.
«Chiusura assurda – dice Silvano Casaldi, ex responsabile del Museo dello sbarco a Nettuno – perché i visitatori sono molti e spesso sono parenti di caduti. In settimana arriva dagli Usa un gruppo interessato ai luoghi dello sbarco, ma non potrà visitare il Cimitero che ne conserva la memoria». Per chi viene per deporre un fiore sulla tomba di un parente c'è una possibilità. «Any visitors here to visit the grave of a loved one call 06 9880284 for further information» spiega un altro cartello. Chissà quanto durerà la chiusura, visto che a gennaio 2014 cadrà il 70° anniversario dello sbarco: data importante, per la quale qualcuno sperava anche nell'arrivo di Barack Obama, visto che il presidente Clinton come i Bush padre e figlio hanno svolto visite ufficiali al Cimitero di guerra di Nettuno.
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