Croci celtiche e insegne del Terzo Reich, insieme con l’antico “meandro” greco, tornano in Grecia in quell’Alba Dorata così popolare tra i giovani, che nel 2012 ha ottenuto quasi il 7 per cento e 18 deputati. In Germania, ben tre le formazioni con accenti antisemiti (Republikaner, NPD e DVU). In Spagna Democrazia Nazionale e in Belgio il fiammingo Vlaans Belang, E la Grande Romania. E formazioni scandinave il cui odio xenofobo è anche antisemita, dalla Gioventù Nordica svedese ai Custodi norvegesi. Fino al British National Party (BNP) nel Regno Unito. L’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali, diffuso a novembre alla vigilia dei 75 anni dalla Notte dei cristalli, ha elaborato le risposte di 6mila ebrei negli 8 paesi che ne contano il 90 per cento in Europa (Belgio, Germania, Francia, Ungheria, Italia, Lettonia, Svezia, Regno Unito). La situazione è deteriorata in 5 anni. Per il 66 per cento l’antisemitismo è un problema grave. Internet è il principale strumento di vessazione. In Belgio, Francia e Ungheria 3 su 4 si dichiarano vittime di ostilità antisemita. In Europa il 21% ha subito insulti e minacce negli ultimi 12 mesi. In Francia, per oltre il 70% la causa o il pretesto è il conflitto arabo-israeliano. Per un’altra ricerca, dell’Università di Tel Aviv, tra il 2011 e il 2012 gli episodi di antisemitismo sono aumentati del 30 per cento.
La strage di Tolosa Francia e Ungheria alla ribalta anche nelle cronache. Dopo la strage in una scuola ebraica a Tolosa due anni fa, oggi 20 milioni i contatti sul sito del comico franco-camerunese Dieudonné M’bala M’bala, impegnato in una “spettacolare” campagna antisemita nei teatri (anche se lui nega) fino a “Le Mur”, vietato dalle autorità francesi. I suoi fan hanno adottato come simboli l’ananas della sua canzone “Shoananas” e il gesto della quenelle (“polpetta”), una specie di saluto nazista verso il basso con l’altra mano sulla spalla, imitato anche dal tennista Noah, dal calciatore Anelka e dal cestista Tony Parker. Tragica la situazione in Ungheria con l’ascesa dello Jobbik che ha conquistato 3 dei 22 seggi ungheresi all’Europarlamento. Uno dei suoi candidati ha incitato i «patrioti ungheresi a preparare le armi contro gli ebrei».
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